Avezzano. In casa centrodestra proseguono incessantemente i lavori per individuare il nome del candidato sindaco alle prossime amministrative avezzanesi. Le stesse che, con molta probabilità, si terranno a maggio. L’ultimo, in ordine di tempo, a essere affiancato alla coalizione, in qualità di possibile leader, è Carmine Silvagni, da sempre vicino agli ambienti di centrodestra e più volte avvicinato al partito di Matteo Salvini.
La Lega ha pubblicamente dichiarato l’intenzione di proporre il primo cittadino ma ha altresì specificato come questo debba essere frutto di un discorso unitario e di condivisione. Dopo aver messo sul tavolo i nomi di Sandro Stirpe, Umberto Occhiuzzi e Lorenzo De Cesare, le trattative sembrerebbero essersi bloccate. Anche perché l’unitarietà tanto ricercata e auspicata non appare più così scontata e, specialmente nelle ultime settimane, sono tornate prepotentemente in auge le polemiche relative all’endorsement – da parte di alcuni esponenti locali – a candidati consiglieri aquilani alle regionali di febbraio.
Era l’inizio dell’anno e l’Abruzzo si preparava a eleggere i propri rappresentanti nella tornata elettorale che avrebbe poi visto diventare presidente Marco Marsilio. Erano tre i marsicani candidati in quota Lega: Simone Angelosante, Antonio Morgante e Leonardo Casciere. L’unico a riuscire è stato Angelosante, anche sindaco di Ovindoli. Per gli altri due niente da fare. Per Casciere, inoltre, è stata l’ultima apparizione con il simbolo Lega prima di abbandonarla da lì a qualche settimana.
Le polemiche scaturite da quel momento in avanti sono state feroci. A molti non è andato giù il fatto che i voti avezzanesi fossero stati dirottati verso il capoluogo, favorendo Emanuele Imprudente e non Morgante o Casciere. Scelta ritenuta conflittuale, contraddittoria e controproducente poiché, così facendo, la Marsica si è trovata senza una rappresentanza più folta in Regione. Vicende, queste, che rischiano di minare una serenità a lungo sbandierata.
Non è mistero, infatti, che i malumori per tali decisioni ci siano stati al tempo e ci sono anche ora, soprattutto alla luce di diverse e reiterate dichiarazioni nelle quali è stato specificato come la volontà del partito sia proprio quella di dare risalto al territorio e quindi ai suoi esponenti.