Sante Marie. Si sono stretti tutti intorno alla bara bianca ricoperta dalla bandiera della Lazio per abbracciare per l’ultima volta il loro amico. In 2mila, tra amici, parenti, compagni di squadra e sostenitori biancocelesti, ieri hanno dato l’ultimo saluto a Mirko Fersini, il giovane calciatore degli Allievi Lazio vittima venerdì scorso di un incidente con lo scooter in viale Danubio a Fiumicino dove viveva con la sua famiglia originaria di Sante Marie. Proprio dalla località marsicana ieri mattina è partito un pullman di amici per salutare Mirko e stare vicino alla mamma Katia e al papà Roberto straziati dal dolore per la scomparsa del loro amato figlio. La piccola chiesa della Santa Maria Madre della Divina Provvidenza, a Fiumicino, era gremita di persone dentro e fuori. Per un giorno le casacche sportive sono diventate simbolo di amicizia e fraternità e così sull’altare, a pochi passi dalla bara bianca di Mirko, si sono stretti gli allievi della Lazio e quelli della Roma, oltre al mister di Mirko, Simone Inzaghi, oltre ai giocatori Dias e Miroslav Klose e alcuni campioni del primo Scudetto del ’74, l’ex capitano Pino Wilson e Giancarlo Oddi. Il sacerdote, padre Leonardo Ciarlo, che ha visto Mirko e le sorelle Tania e Marika crescere, ha ricordato l’importanza della donazione degli organi, gesto fortemente voluto dai genitori del ragazzo per riaccendere le speranze di qualche suo coetaneo che lottava per la vita. Roberto e Katia hanno deciso di donare fegato, cuore, polmoni, reni, pancreas e cornee del loro amato figlio. Gli organi sono stati trapiantati in sei diversi pazienti. Per il direttore generale del San Camillo, Aldo Morrone “il giovane Mirko con il suo estremo gesto di solidarietà ha segnato il più importante gol della sua breve vita: restituire salute e speranza ad altre sei persone”. Anche se Mirko non calcerà più l’amato pallone in mezzo al campo, non trascorrerà più le amate serate con gli amici di Sante Marie, e non abbraccerà più i genitori e le sorelle, il suo ricordo nei cuori di quanti lo hanno conosciuto non morirà mai.