Avezzano. Era stato accusato di aver assoldato un marocchino per uccidere un dipendente della sua azienda dandogli una pistola e 30mila euro. Un imprenditore di una importante azienda agricola di Gioia dei Marsi si era ritrovato sotto indagine con queste pesanti accuse, ma dopo le indagini della procura, coordinate dal sostituto procuratore Maurizio Maria Cerrato, è emerso che si trattava di una storia partorita dalla mente di una marocchino che ora è finito a sua volta sotto inchiesta. Si tratta di G.M., 35 anni, rinviato a giudizio con l’accusa di calunnia. I fatti risalirebbero, secondo il marocchino, al 2014 e il presunto mandante, l’imprenditore marsicano, avrebbe ingaggiato lo straniero per far fuori un suo dipendente che creava problemi all’azienda. Alla fine, però, le indagini hanno dimostrato che così non era. Il rinvio a giudizio per lo straniero calunniatore è stato fissato al 4 novembre davanti al gup del tribunale di Avezzano, Maria Proia.