Massa d’Albe. Nei giorni scorsi si è tenuta presso il Tar Abruzzo a L’Aquila la tanto attesa udienza di trattazione del procedimento instaurato ad iniziativa di un corposo gruppo di cittadini interessati contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio della Ditta Cesca nel Comune di Massa d’Albe. Erano presenti in aula alcuni rappresentanti del Comitato Difesa Territorio Equo nonché alcuni cittadini di Magliano de’ Marsi e Massa d’Albe che hanno assistito al dibattimento avvenuto tra gli avvocati delle varie parti in causa. L’Avv. difensore dei ricorrenti ha rappresentato e motivato egregiamente le argomentazioni a sostegno del Ricorso quali la problematica del mancato rispetto delle distanze tra l’Impianto e alcuni siti sensibili che insistono nel comune di Magliano de’ Marsi, l’obbligo del ripristino delle aree adibite a cave nel rispetto dell’ambiente, la vocazione turistica della zona in quanto adiacente al sito archeologico di Alba Fucens nonché e non in ultimo l’estrema vicinanza del Parco Regionale Sirente Velino. L’avvocato di controparte oltre a rilevare alcune ipotetiche irregolarità meramente formali del Ricorso fa rilevare che invece secondo sua interpretazione le norme relative alle distanze tra impianto e siti sensibili sono state rispettate. Ora, come si suol dire, al TAR l’ardua sentenza, forse non prima di un mese, nella speranza che gli aspetti della salute dei cittadini, dell’ambiente e il valore turistico del territorio prevalgano.