Avezzano. A seguito della recente pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo (B.U.R.A. Ordinario n° 52 del 31 Agosto 2011), del parere del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale espresso con Giudizio n° 1559 del 07/09/2010, riguardo al progetto di realizzazione di una Centrale a Biomasse presso la località Borgo Incile di Avezzano, il Comitato Territoriale Provincia dei Marsi, guidato da Attilio Francesco Santellocco, preannuncia l’invio in data odierna di un esposto formale alla Procura dell’Aquila, affinché vengano chiariti ed accertata la sussistenza di eventuali ipotesi di reato in merito ad alcuni passaggi del relativo iter autorizzativo.
Svariate le “singolarità” procedurali e tecniche sottoposte all’attenzione delle autorità inquirenti. Per santellocco sono le seguenti: “il mancato coinvolgimento del Comune di Avezzano, nel cui territorio è interamente ricompresa l’area interessata dalla realizzazione della Centrale a Biomasse della ditta Powercrop S.p.A., nelle diverse fasi procedimentali precedenti il rilascio del parere del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Abruzzo. La mancata evidenza, stante l’unanimità del voto favorevole espresso dal sopra menzionato Comitato di Coordinamento Regionale, del parere negativo anticipato tramite nota dedicata del Corpo Forestale dello Stato, come pure registrato agli atti; la mancata presa d’atto del ritiro, da parte della maggioranza dei firmatari dell’iniziale Accordo di Riconversione Produttiva del 19/09/2007, del proprio parere positivo riguardo la realizzazione della Centrale a Biomasse; la dichiarazione della Powercrop S.p.A. di non messa a disposizione, da parte dell’ARTA Abruzzo, dei dati di monitoraggio ambientale di interesse, che induce la Powercrop S.p.A.stessa a considerare i dati della qualità dell’aria relativi al Comune di “Ovindoli”, in quanto unici disponibili. Tralasciando le ulteriori e non meno importanti “singolarità” riscontrate nell’ambito dell’iter procedimentale (tutte comunque elencate negli esposti inviati alla Procura della Repubblica dell’Aquila), rispetto all’ultimo dei punti sopra riportati (dichiara indisponibilità dei dati ambientali), si sottolinea che nello stesso anno di interesse (2007) è stato predisposto, a cura dell’Assessorato Parchi Territorio Ambiente Energia (coordinatore del Gruppo di Lavoro l’Arch. Antonio Sorgi), il “Piano Regionale per la Tutela della Qualità dell’Aria” della Regione Abruzzo, in cui sono riportate le valutazioni circa la qualità dell’aria per tutti i comuni abruzzesi, dai quali risulta una situazione di grave degrado per il Comune di Avezzano, nel cui territorio insistono (chiaramente individuate nel Piano), a poche centinaia di metri dall’area identificata per la realizzazione della Centrale a Biomasse, alcune fra le maggiori sorgenti puntuali di rilascio di inquinanti atmosferici, di tutta la regione. Questi dati, recuperabili da ogni privato cittadino sul sito ufficiale della Regione Abruzzo, insieme agli altri relativi alla Centrale Termoelettrica di Celano, pure essi pubblici e liberamente accessibili da chiunque interessato, evidenziano uno stato di inquinamento ambientale dell’area di localizzazione del sito della Centrale a Biomasse, ben diverso da quello relativo al comune di Ovindoli, come era fin troppo facile immaginare, e che siamo certi non sarà sfuggito ai componenti del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale, presieduto dallo stesso architetto Antonio Sorgi. A prescindere dal lavoro dei magistrati inquirenti, auspicio di questo Comitato Territoriale è che nell’ambito della programmata audizione in “II Commissione Permanente” della Regione Abruzzo dei Sindaci di Avezzano e di Luco dei Marsi, presente l’Arch. Antonio Sorgi, tutte le parti coinvolte decidano “responsabilmente” di avviare un supplemento d’esame del progetto di realizzazione della Centrale a Biomasse della ditta Powercrop S.p.A.,con l’obiettivo di consentire una più attenta analisi di tutti gli elementi di carattere tecnico, economico, sociale, ambientale e procedimentale, inclusi quelli emersi ed acquisiti recentemente da parte della Regione Abruzzo, nell’interesse di tutti i soggetti in gioco, a partire da quello dei cittadini marsicani.