Avezzano. Impianti di radiodiffusione televisiva, radiofonica, telefonia, ponti radio e Wi-Fi sul Monte Cimarani ad Avezzano, il centro giuridico del cittadino chiede un sopralluogo al Comune di Avezzano per sapere chi sono i proprietari.
“Un sopralluogo voluto dal Comune di Avezzano”, si legge nella nota, “ci dirà chi sono gli operatori commerciali, verranno determinati indennizzi/canoni dovuti dalle varie emittenti ai sensi dell’articolo 11 della L.R.68/99, relative all’occupazione di una porzione di terreno gravato da usi civici. Il sopralluogo si è reso necessario anche in relazione ai procedimenti dinanzi al Commissario degli Usi Civici dell’Aquila ed a quello presso il tribunale di Avezzano (n. 475/2010 al R.G.E., è stata interessata l’Agenzia delle Entrate, giusta istanza protocollo23701 del 16/05/2018. Per l’esatta individuazione di tutti gli operatori commerciali che esercitano sulle aree di che trattasi, è stato nuovamente interessato il Ministero dello Sviluppo Economico- Ispettorato Territoriale Lazio e Abruzzo- Dipendenza Provinciale di L’Aquila e Avezzano con nota protocollo 10320/2020 del 20 febbraio 2020”.
“Competente è il Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per le Attività Territoriali- Divisione XIII- Ispettorato Lazio e Abruzzo- Unità Organizzativa 1 – con sede in Roma Viale Trastevere 189, con nota prot. n. ITLA/OO – CT 1427R/2020. Le antenne istallate su monte Cimarani sono quarantadue per emittenza radio e televisiva,cui negli ultimi anni si sono aggiunte varie antenne anche per la telefonia. Ma nessuna radio e nessuna televisione, né locale, né nazionale, ha mai pagato al Comune di Avezzano, proprietario del terreno, l’occupazione del suolo pubblico. A eccezione della sola guardia di finanza”.
“Il primo a metter mano a una situazione di stallo che va avanti da oltre vent’anni”, spiega Augusto Di Bastiano, “fu l’ex sindaco Mario Spallone, ex patron di Tele Marsica Abruzzo. La palla poi passò nelle mani del sindaco Antonio Floris, che allo stesso modo non riuscì a venire al bandolo della matassa,ripresa dall’assessore Gino Di Cicco nel novembre 2013. All’epoca le emittenti individuate (ma non con certezza)furono Rete 105, Italia 1, Canale 5, Rete 4, Rmc Italia, Rai Way, Tvr Voxson Europa, radio Radicale, Radio dimensione suono, radio Italia, Tva 40, Telepiù nero-Sky Italia, Telepiù bianco -Sky Italia, Telestudio, Retemia media shopping, Radio Tau, associazione Radio Maria, Deejay tv-Rete A, radio Magic stereo, radio Capital Elemedia, Atv 7 radio, Atv 7, Telesirio, Raf, Pubblisirio-Antenna 2, Rmv radio Monte Velino, radio Stella, Nuova teleabruzzo regionale, Tvq, rete 8, radio Delta 1, Trsp radio, Trsp televisione, radio studio 5, Mtv Italia Tmc2, Antenna 10, Tele A, rete Capri, Voce del Lazio, International Teleradio, Rtl 102.5 hit e Fin.ser.t., ma tutto restò fermo è ancora oggi”, concludono, “non sappiamo chi sono gli operatori commerciali che non pagano o che non hanno pagato il dovuto al Comune di Avezzano”.