Avezzano. Con la sentenza n° 7 del 2025, il tribunale federale della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali ha squalificato tre insegnanti di Judo marsicani.
La sentenza ha decretato la squalifica di 120 giorni per M. M. M., e 90 giorni per C. C. e P. F. Sanzioni così elevate, che superano le tipiche penalità per infrazioni minori, sarebbero coerenti con la repressione di condotte che minano l’integrità delle competizioni o la regolarità federale. L’accusa più probabile, data la condanna e le pene comminate, lascia intendere che l’illecito possa cadere nella sfera dell’Articolo 10 del Regolamento di Giustizia FIJLKAM, che disciplina la Frode Sportiva o l’Illecito Sportivo, che sanziona le violazioni relative al tesseramento. Anche la velocità del provvedimento (5 giorni dopo la decisione) è tipica dei procedimenti disciplinari che richiedono una risoluzione rapida, per evitare interferenze con l’ordinato andamento delle competizioni sportive. La sanzione più grave è presumibilmente connessa a un mancato adempimento degli obblighi di vigilanza e lealtà richiesti a un dirigente federale (Art. 2, Doveri e obblighi), in relazione ai fatti che hanno portato al deferimento.
La squalifica ha conseguenze immediate e definitive per la durata stabilita, tra cui l’interdizione totale dalle attività federali, come la partecipazione a competizioni, l’assistenza agli atleti, e l’esercizio di ruoli dirigenziali o tecnici. Il provvedimento ha una chiara funzione deterrente e di ripristino della legalità sportiva, inviando un segnale inequivocabile sull’importanza del dovere di lealtà, correttezza e probità, che la Federazione richiede sia ai dirigenti che ai tecnici.







