
Ieri l’Oasi WWF di Gole del Sagittario ha fatto mettere in sicurezza tre pozzi: uno nel comune di Anversa degli Abruzzi in località “Le Piscine” e due nel comune di Ortona dei Marsi, in località “Le Piscine di Ortona”. Per altre tre situazioni segnalate, di cui due sempre nel comune di Anversa degli Abruzzi e una in quello di Cocullo, sono stati effettuati sopralluoghi mirati per verificarne lo stato e si è potuto accertare che al momento non ci sono problemi di sicurezza. “Quello per la tutela dell’Orso bruno marsicano è un impegno continuo per la nostra Oasi”, dichiara Sefora Inzaghi, Direttrice dell’Oasi WWF. “Si deve agire su più fronti, dalla prevenzione alla comunicazione, dal monitoraggio alla ricerca, sempre in collaborazione con gli altri soggetti coinvolti. Quando possiamo agiamo anche nei territori limitrofi perché sappiamo bene che gli orsi non conoscono i confini amministrativi e devono essere tutelati ovunque. Cerchiamo di dare aiuto a qualunque realtà ce lo richieda grazie anche alle donazioni raccolte dal WWF nell’ambito delle proprie campagne sulla tutela dei grandi predatori”.
Per la tutela dell’Orso bruno marsicano il WWF Italia ha recentemente lanciato il Progetto “Orso2x50”. L’Orso marsicano, una delle specie più iconiche e rappresentative del nostro Paese, nonostante sia protetto da leggi italiane ed europee, è veramente a un passo dall’estinzione contando poco più di 50 individui nell’Italia centrale, principalmente raggruppati nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise: una popolazione ristretta e isolata in un territorio dalle dimensioni ridotte. Per garantirle un futuro, chiedendo aiuto a tutti gli attori presenti sul territorio (Comuni, Regioni, Aree Protette, Enti Scientifici e Associazioni), il WWF ha lanciato una sfida ambiziosa: raddoppiare il numero di esemplari di Orso bruno marsicano entro il 2050. Tutte le info su: https://www.wwf.it/orso_2x50.cfm
“Dobbiamo agire subito”, aggiunge Luciano Di Tizio, delegato WWF Abruzzo. “Il Parco ha fatto un buon lavoro individuando le strutture a rischio; ora però i comuni devono attivarsi per la messa in sicurezza. Dopo la morte della mamma con due cuccioli orsi a Villavallelonga, il WWF aveva coinvolto tutti i prefetti dell’areale dell’orso, chiedendo un intervento immediato, tenuto conto che i pericoli non riguardano solo la fauna selvatica, ma anche l’incolumità pubblica. Oggi torniamo a sollecitare le Amministrazioni Comunali nei cui territori ricadono le strutture a rischio. E come WWF ribadiamo la nostra disponibilità a fornire anche un supporto per le altre attività di messa in sicurezza, finanziando parte degli interventi e fornendo, ove necessario, un contributo alle operazioni con i nostri volontari presenti a luglio e agosto in quattro campi di volontariato WWF nel territorio del Parco”. Info: [email protected]