Avezzano. “La situazione sanitaria nella Marsica e nella provincia di L’Aquila è drammatica. Non c’è città, paese o piccolo borgo che non sia stato attraversato dal dramma di questo virus”, ha commentato il vescovo della diocesi di Avezzano, Pietro Santoro all’agenzia Sir. Monsignor Santoro racconta in questo modo l’alto numero di contagi e morti sottolineando anche le difficoltà in fatto di strutture sanitarie: “L’ospedale di Avezzano ha il personale che sta operando al meglio delle sue possibilità, ma la struttura non è in grado di affrontare questa pressione”.
“Come diocesi abbiamo deciso di abitare questo momento di inquietudine, come chi ascolta il grido e va incontro al grido”, continua il vescovo Santoro, che ha dato disposizioni per il massimo utilizzo del contributo Covid arrivato dalla Cei attraverso i soldi dell’8×1000, convogliati nel Fondo San Berardo che con 300mila euro integra il lavoro della Caritas diocesana nell’aiuto delle persone in difficoltà per la crisi sociale causata dalla pandemia di coronavirus Covid-19.
“Nessuno deve rimanere indietro. Il nostro sforzo è andare incontro all’invisibilità delle povertà”, le parole del vescovo di Avezzano che plaude alla rete di volontari che si adoperano quotidianamente, tra i quali anche psicologi indispensabili per la causa, come anche tutte le persone che hanno permesso di tenere operativa tutta la rete di servizi per i poveri, come la mensa, l’Emporio solidale e le strutture di accoglienza, senza registrare ancora nessun caso di contagio. “Vogliamo essere contagiosi di carità e prossimità”, conclude il vescovo Santoro.