Avezzano. “Avevo una scatola di colori, brillanti, decisi e vivaci. Avevo una scatola di colori. alcuni caldi, altri molto freddi. Non avevo il rosso per il sangue dei feriti. Non avevo il nero per il pianto degli orfani. Non avevo il bianco per le mani e il volto dei morti. Non avevo il giallo per le sabbie ardenti. Ma avevo l’arancio per la gioia della vita. E il verde per i germogli e i nidi. E il celeste dei chiari cieli splendenti. E il rosa per i sogni e il riposo. Mi sono seduta e ho dipinto la pace”.
Sono i versi letti da monsignor Giovanni Massaro, vescovo dei Marsi, che ieri sera è salito sull’altare della Cattedrale dei Marsi, per salutare Gigi D’Alessio, durante la serata di chiusura della kermesse che lo ha visto protagonista del XXIII Concerto di Natale, Premio alla Carriera Anna Luce, organizzato dall’associazione musicale Harmonia Novissima.
È la poesia trovata nello zainetto di Tali Sarek, una tredicenne di Beersheba, Israele, al tempo della guerra del Kippur. Sono le parole semplici di una bambina che assiste alle atrocità della guerra, che rifiuta il dolore e che sogna la pace.
Un messaggio chiaro quello del vescovo, che ha richiamato l’attenzione della platea sul tema della guerra, che affligge ancora l’umanità, in ogni parte della Terra.
“Grazie per questa serata”, ha aggiunto il vescovo Massaro rivolgendosi al cantante ambasciatore della musica napoletana nel mondo, “perché la musica è uno strumento straordinario per dare messaggi positivi e questa sera tu hai parlato di amore, di rispetto per gli anziani e per gli animali e hai richiamato i più giovani a stare attenti all’uso esagerato dei telefonini, invitandoli a non trascurare gli affetti”.
È stata la chiusura di una serata ricca di emozioni, di sorrisi, di condivisione e di riflessione. Più volte Gigi D’Alessio ha posto l’attenzione sul fatto che per la prima volta si è trovato a tenere un concerto in una Cattedrale, dove lì alle spalle c’era “Chi sa! E che sa che siamo qui per regalare un sorriso a chi è meno fortunato, a chi non ce l’ha un sorriso”. Anche il vescovo Massaro ha più volte ringraziato l’affettuoso pubblico che ha partecipato al concerto di Natale per offrire il proprio contributo alla missione umanitaria in Madagascar, dove gli alluvioni spazzano via vite e civiltà.
“Bisogna credere nella Chiesa”, ha anche detto in conclusione l’artista mentre riceveva il simbolico riconoscimento alla sua carriera decennale, “e in chi la rappresenta”.
In dono a Gigi D’Alessio è stato offerto “L’Abbraccio”, il gioiello realizzato dal maestro orafo Giuliano Montaldi, “dove Amore e Psiche sono uniti in un abbraccio che permette loro di volare solo insieme”, ha spiegato il presentatore delle due serate, Gianmaurizio Foderaro, di Isoradio.
Tra i cantanti del parterre nazionale e internazionale i concerti in luoghi di culto in Italia non sono una “novità”. Ricordiamo Giorgia nel 2018, nel Duomo di Milano, nello stesso anno Brunori Sas in chiesa a Palermo e Jethro Tull che alle cattedrali ha dedicato un intero tour, fino a qualche giorno fa Patti Smith (anch’ella protagonista anni fa del Concerto di Natale ad Avezzano), l’8 dicembre al Duomo di Modena.
È stato uno spettacolo meraviglioso quello che il cantante napoletano ha regalato nella cattedrale di Avezzano. Dipinti dagli scatti di Marco Di Gennaro e Francesco Scipioni, i due concerti sono stati allo stesso tempo intimi ma anche coinvolgenti, per chiunque abbia varcato la soglia di una delle chiese più belle della Marsica.
La cattedrale dei fedeli di Avezzano che hanno condiviso il Natale, con le note di un artista che è stato ancora una volta all’altezza delle aspettative di tutti ma anche con tanti visitatori arrivati da lontano, intrattenendosi in città per godere delle attrattive del Capoluogo marsicano.
E così oggi, quelle pagelle fatte di tre e di quattro, arrivate dai giornalisti ai tempi di Sanremo con “Non dirgli Mai”, oggi insegnata nei conservatori di tutta Italia, sembrano davvero tanto lontane per un bravissimo Gigi D’Alessio.
Quelle pagelle l’artista le ha ricordate strappando una risata al suo pubblico: “A me fanno ancora pensare alle temperature di Ovindoli, dove ho casa e quindi pure io sono un po’ abruzzese”.
D’Alessio fa cantare la cattedrale e ironizza: è la prima volta che mi sostituisco a un prete (Video)
Cori e applausi per D’Alessio: mi sento un po’ abruzzese anche io, ho da anni casa a Ovindoli (Video)
Cori e applausi per D’Alessio: mi sento un pò abruzzese anche io, ho da anni casa a Ovindoli (Video)
LA SOLIDARIETÀ DEL CONCERTO DI GIGI D’ALESSIO
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LA VISITA ALLA CASA CIRCONDARIALE DI AVEZZANO
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LA CHIESA RIPRISTINATA IN SOLE TRE ORE, SUBITO DOPO LO SPETTACOLO
Alla conclusione della seconda serata, in sole tre ore, tutto è tornato come prima. La Cattedrale è stata ripristinata nella sua semplicità. A lavoro diverse ditte: quella che si è occupata delle sedie e del palco, quella che ha curato il service audioluci, casse e mixer e una terza ditta per la sezione video. Inoltre, attiva anche una squadra di facchinaggio.