Avezzano. “Io già mi sento a casa”. Ha esordito così nella sua prima omelia alla Cattedrale dei Marsi, il nuovo vescovo della diocesi di Avezzano, monsignor Giovanni Massaro. “Sono contento di vedere la mia gente”, ha detto dall’altare, “ai malati chiedo di unire la preghiera alla loro sofferenza. Quanto amore ho sperimentato nella mia dicocesi, quanto mi sono sentito circondato di affetto in questi giorni”.
In chiesa anche il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo, vescovo ausiliare dell’Aquila, monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo di Lanciano – Ortona, monsignor Michele Fusco, vescovo di Sulmona – Valva, monsignor Luigi Renna, vescovo di Cerignola – Ascoli Satriano e monsignor Armando Dini già vescovo di Avezzano.
Ad accompagnare il vescovo nel suo insediamento, i familiari, circa venti sacerdoti e diaconi della diocesi di Andria e un centinaio di fedeli.
“Al vescovo Pietro va il mio grazie e quello della comunità ecclesiale. Le siamo grati Eccellenza per tutto il bene che ha fatto e per il lavoro profuso. Si senta abbracciato con lo stesso valore che ha dato a tutti”.
Il vescovo ha poi ringraziato i sindaci e le forse dell’ordine “per il servizio a questo popolo che ci fa sentire in comunione di intenti”.
“Ho avuto stupore per il coraggio che Dio ha avuto nei miei confronti”, ha detto il vescovo Massaro, “non si diventa vescovi perché si è meglio degli altri, ma perché Dio è buono e misericordioso. Ecco perché ho deciso di vivere il primo momento di questo pomeriggio al carcere e ho detto ai detenuti che Gesù li ama e vuole per loro un futuro migliore. Non credete a chi vi sussurra non puoi farcela. Tutti abbiamo un orizzonte davanti apriamo le porte del cuore e guardiamolo. Mi rincuora la certezza che quando Dio chiama qualcuno lo rende idoneo offrendogli la sua Grazia. Vi chiedo di volermi bene così come sono, di essere clementi davanti alle mie fragilità. Chiedo a tutti di intessere insieme relazioni leali, rispettosi, franchi, in un clima di amore sincero.
La parola di Dio di questa domenica sottolinea che siamo stati creati da Dio con un grande desiderio amare ed essere amati. Non è bene che l’uomo sia da solo. La pandemia ci ha aiutato a prendere coscienza che la grande paura che ogni uomo si porta dentro è la paura della solitudine. L’essere umano ha bisogno di perdersi nell’amore. Solo una vita persa per l’amore di Cristo e dei Fratelli è una vita piena. La vita si realizza donandola e si sviluppa fondendola.
La metafora vescovo sposa ci aiuta a comprendere bene la relazione tra il vescovo e la chiesa locale. Il vescovo ricevendo l’anello si impegna ad amarla nel servizio e nella fedeltà.
Io non sono qui a dare un programma, il programma si fa insieme dal basso e con la gente. Pregare insieme, discerne insieme è una grazia unica di cui oggi la chiesa italiana ha davvero bisogno. Tutti insieme presbiteri e laici amiamo questa chiesa e prodighiamoci per farla crescere affinché sia sana. Una chiesa che non parla ai giovani rischia di non parlare a nessuno. Cari giovani la chiesa ha bisogno della vostra intuizione. Saliamo tutti sulla stessa canoa e insieme sotto l’impulso dello Spirito Santo iniziamo il nostro viaggio.
La Madonna di Pietraquaria ci preservi dagli scogli della superbia. Buon cammino a tutti”.
“Ho l’onore di dare in rappresentanza dell’amministrazione cittadina e dell’intera Marsica, l’abbraccio istituzionale al neo vescovo”, ha detto il sindaco facente funzione di Avezzano, Domenico Di Berardino, “oggi c’era un sentimento di attesa per il suo arrivo. E’ l’attesa di 140mila cittadini che hanno vissuto momenti difficili. Siamo abituati a rimboccarci le maniche. La Marsica è logisticamente al cuore della nostra Penisola e ora è pronta ad ascoltare. Guardiamo a lei e alla forza morale del messaggio cristiano con fiducia. Benvenuto monsignor Massaro nel cuore dell’Abruzzo, certi che saprà parlare al cuore di ognuno di noi”.
Dopo l’intervento di Di Berardino, Madre Donatella Di Marzio, abbadessa del monastero dei Santi Cosma e Damiano di Tagliacozzo, ha letto un messaggio di benvenuto. Ad accogliere il vescovo Massaro anche il pastore della comunità ortodossa padre Daniel Mititelu. La lettura della nomina da parte del Santo Padre è stata affidata al cancelliere don Ennio Grossi.
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