Avezzano. Il Vescovo ai docenti di religione cattolica: “Siate maestri di umanità”. Nel pomeriggio di ieri il vescovo Giovanni Massaro, insieme al diacono Tonino Masci, direttore dell’Ufficio scuola diocesano, ha incontrato i docenti di religione cattolica. L’incontro, che si è tenuto presso l’aula convegni del Seminario vescovile, ha avuto inizio con la recita del Vespro.
Commentando la Lettura Breve il vescovo Massaro ha sottolineato che l’Avvento ci prepara immediatamente alla venuta di Dio nella storia. “Dio viene e bussa e il suo bussare ha il sapore e il calore di una carezza. Aiutate i ragazzi – ha detto il presule ai docenti – a percepire il tocco di Dio nella loro vita, a sentire il dolce rumore della mano di Dio che bussa alla porta del loro cuore. Dio ci dice: svegliati dal sonno di una vita chiusa in te stesso, accogli e lasciati sorprendere dal nuovo che avanza e poi cambia, perché non puoi continuare a restare ciò che sei. Infine, credi e sarai beato perché beata è stata Maria che ha creduto alla Parola di Dio. Svegliare, accogliere, cambiare, e credere: sono i quattro verbi che stiamo ascoltando in queste quattro Domeniche d’Avvento».
Dopo il Vespro, prendendo spunto dalla Lettera Pastorale il presule si è intrattenuto con i docenti di religione per dialogare e confrontarsi con loro sulla percezione che i giovani hanno della Chiesa, sui loro sogni e i loro desideri. Ne è emerso che i giovani hanno sete di sapere, sono più propensi a credere in Gesù Cristo e meno nella Chiesa. Inoltre è emerso che le nuove generazioni non hanno più alle spalle genitori, famiglie che li inizino alla fede e hanno quindi bisogno di adulti che li sappiano ascoltare, che siano testimoni esemplari. Il vescovo ha concluso l’incontro invitando i docenti ad essere testimoni mettendo in evidenza che in forza della materia che insegnano sono particolarmente osservati dai ragazzi e dai colleghi, è quindi molto significativo il loro esempio di vita. «Siate maestri di umanità, ponetevi sempre in ascolto dei ragazzi, vogliate bene ai vostri alunni perché quando i giovani si sentono amati, incoraggiati, valorizzati dai propri docenti si legano a loro e li prendono come punti di riferimento per tutta la loro vita”.