Tagliacozzo. Il vecchio ponte di ferro che collega il centro cittadino al rione Giorgina e all’ospedale riaprirà. E’ quanto emerso nel corso di un incontro che si è tenuto a Roma tra il sindaco Vincenzo Giovagnorio e i vertici di Rfi. Era stato chiuso da due settimane a causa di problemi di manutenzione, riaprirà entro gennaio. Nei giorni scorsi sono state numerose le proteste a causa del provvedimento. Il Comune è stato contattato il 12 dicembre dalle Ferrovie che chiedevano l’immediata chiusura a seguito di verifiche che hanno decretato l’inagibilità e il pericolo per il passaggio dei treni sottostante. La problematica è nel dissaldamento delle lastre di camminamento, del loro assottigliamento e del completo deterioramento di due pilastri portanti alla base.
In questa lettera è richiamata una convenzione stipulata tra Comune ed Rfi, rinnovata nel 2008, nella quale il comune si impegna al pagamento di un canone annuo di circa duemila euro e a fare le manutenzioni ordinarie e a rimborsare a Rfi le manutenzioni straordinarie. “Per le manutenzioni ordinarie”, spiega il sindaco, “possiamo intervenire direttamente, per le altre dobbiamo segnalare il problema e poi loro fanno il lavoro anche se il comune deve pagare. Ora l’accordo è che il Comune farà la manutenzione ordinaria della messa in sicurezza della passerella superiore ed Rfi si occuperà di consolidamento dei pilastri, intervento finanziato dal Comune”. Al vertice a Roma erano presenti il capo dell’ufficio tecnico di Tagliacozzo Roberta Marcelli, i dirigenti di Rete ferroviaria italiana tra cui Cristina Malta, firmataria della lettera del 12 dicembre scorso, e Pasqualino Ranalli della direzione territoriale produzione. “C’è una lettera di aprile 2011”, ha aggiunto il primo cittadino, “in cui si chiedeva di fare le manutenzioni, mai avvenute. Non risultano dall’ufficio tecnico interventi di sorta in questi anni, né manutenzione alcuna”. Ora in attesa dei lavori per la riapertura, che dovrebbero partire subito in linea con la disponibilità di Rfi, si sta studiando un’alternativa definitiva con un nuovo attraversamento che porterà al definitivo smantellamento del vecchio ponte di ferro, realizzato provvisoriamente nel 1968 e poi rimasto fino a ora.