Collarmele. Il “terribile” orsetto Juan Carrito è tornato a far parlare di sè. Questa mattina è stato segnalato a Collarmele, dove ha fatto colazione con polli e galline e in paese è scattata la curiosità di tanti cittadini. Nessuno però si è dimostrato infastidito dalla sua presenza, anzi!
Massima disponibilità è stata data alle guardie parco del Pnalm e ai carabinieri forestali che hanno portato avanti un’operazione durata diverse ore per rimettere l’orso in sicurezza e farlo allontanare in montagna.
Anche diversi bambini si sono affacciati ai balconi: “Eccolo, eccolo, è lì, nel mio giardino!”.
Il cucciolo di Amarena, battezzato con lo stesso nome del presidente del Parco, Giovanni Cannata, ha dato un gran da fare a guardie parco e carabinieri che lo hanno trovato all’interno del pollaio, dal quale sembrava proprio non voler più uscire. Un intervento studiato passo passo considerato anche che vicino al pollaio dove è stato trovato c’è anche la ferrovia. I cittadini, preoccupati, più volte hanno sollecitato i militari e il personale specializzato nel parco a intervenire per far sì che l’orsetto non finisse sui binari.
L’orso, insieme ad altri esemplari che vivono nel Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise è definito un orso “confidente” nel senso che si è abituato alla presenza dell’uomo. Allo stesso tempo è definito “problematico” perchè si avvicina ai centri abitati dove spesso e volentieri fa razzia di animali da cortile.
L’animale fa parte di un programma di dissuazione e rieducazione elaborato dal Pnalm. Possibile anche grazie al radiocollare di cui è stato dotato, che permette al personale del parco di monitorarlo negli spostamenti.
Sul posto è arrivato anche il sindaco Tonino Mostacci e il vice Enzo Incarnati. Il proprietario del pollaio ha raccontato di come si sia trovato di fronte l’orso questa mattina, quando è entrato nel suo pollaio e ha ironizzato sul fatto che gli “ha offerto la colazione”.
Alla fine, anche grazie a dei colpi sparati in aria, l’animale si è allontanato lungo i prati. Il carabiniere forestale, come si vede nel video, ha sparato l’ultimo colpo nella direzione della ferrovia, vicino agli arbusti, proprio per far allontanare l’orso dai binari.
Tutta l’operazione è stata svolta nel rispetto delle regole e nel rispetto dell’orso, che come più volte hanno fatto sapere dal Parco nazionale, rimane comunque un animale selvatico e pertanto come tale va trattato.
L’allevatore D’Alessandro (nelle foto mentre parla con il personale del parco) è stato rassicurato sul fatto che verrà risarcito del danno subito.
Chiaramente non si esclude che l’orso possa tornare a Collarmele, come anche negli altri paesi della Marsica.