Tagliacozzo. Il Tribunale amministrativo regionale dell’Abruzzo ha concesso la sospensiva contro la delibera della Asl 1 Abruzzo che prevedeva l’interruzione del turno notturno medico del Punto di primo intervento (Ppi) dell’ospedale Umberto I di Tagliacozzo e di Pescina. La decisione è arrivata con decreto del giudice delegato Massimo Baraldi, emesso il 31 luglio e depositato in segreteria nella stessa giornata.
Il provvedimento accoglie il ricorso presentato dal Comitato Civico per la difesa del presidio ospedaliero, presieduto dall’avvocato Rita Tabacco, e patrocinato dagli avvocati Giovanni Marcangeli, Paolo Novella e Mario Petrella. Il comitato aveva impugnato la delibera del direttore generale facente funzione della Asl n. 1452 del 7 luglio 2025, che nell’ambito delle “Misure urgenti di contenimento della spesa” prevedeva, a pagina 12 del documento, la sospensione dei turni notturni del Ppi e la riduzione di tutte le attività aggiuntive, straordinarie e contrattuali.
Secondo i legali del comitato, la delibera violava l’articolo 10.1 della legge regionale 60 del 28 dicembre 2023, che ha istituito i presidi medici H24 anche a Tagliacozzo, proprio in considerazione della distanza dai principali punti di erogazione delle prestazioni sanitarie. Nel ricorso si sottolineava, inoltre, come la chiusura notturna avrebbe messo in pericolo la vita dei cittadini, soprattutto nelle aree montane e interne, già penalizzate da tempi di accesso più lunghi ai servizi di emergenza e dal sovraffollamento cronico del pronto soccorso di Avezzano, denunciato dallo stesso sindaco della città con un comunicato del 24 febbraio scorso.
Gli avvocati hanno contestato anche l’eccesso di potere e la violazione degli articoli 5 e 32 della Costituzione, che tutela il diritto alla salute, richiamando diverse pronunce della Corte Costituzionale e del Tar Umbria su delibere analoghe. Ulteriori motivazioni hanno riguardato la violazione del diritto europeo e dell’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’uomo. Nell’accogliere la richiesta di sospensiva monocratica, il Tar ha riconosciuto le “ragioni di estrema gravità e urgenza” indicate dai ricorrenti, citando in particolare l’afflusso estivo di turisti nel comune di Tagliacozzo. La sospensione rimarrà in vigore almeno fino alla camera di consiglio fissata per il 3 settembre 2025, data in cui il collegio si esprimerà nel merito sul ricorso.
La Regione Abruzzo, che era parte in causa nel procedimento, non si è costituita in giudizio. La Asl 1, invece, era rappresentata dall’avvocato Roberto Colagrande.