Avezzano. Si terrà oggi pomeriggio, a partire dalle 18, al Caffè letterario “Vieni via con me” la presentazione del libro di Rossano Orlando “Il sole di Passepartout”. A presentare il suo libro sarà Roberto Raschiatore, giornalista de “Il centro”.
Il denaro è diventato ormai il parametro di riferimento di tutta la nostra vita: da ciò che pensiamo a ciò che facciamo, rappresenta la misura di tutte le cose. Non è più il mezzo ma il fine dell’esistenza umana. Parte da queste considerazioni “Il sole di Passepartout. L’altra faccia del denaro, misura di tutte le cose”, il nuovo libro del giornalista del Centro.
“Gli ammonimenti di papa Francesco, ma anche di tanti laici, sugli effetti perniciosi del denaro”, spiega Orlando, “non possono lasciarci indifferenti. I classici greci e latini, la Bibbia, numerosi classici della letteratura, le encicliche sociali della Chiesa, affrontano il tema del denaro e della degenerazione nel suo utilizzo distorto, con spunti di riflessione che vanno rianalizzati alla luce dell’imponente crisi finanziaria degli ultimi 12 anni e della devastante emergenza dovuta alla pandemia causata dal coronavirus. Impossibile, poi, non fare riferimento a quanto hanno detto e scritto sul denaro, anche per il richiamo alla responsabilità, uomini di stato ed economisti, accademici e religiosi, filosofi, poeti e cantanti, attori e saggisti quando ci invitano a guardare a un nuovo umanesimo che ponga la solidarietà come antidoto alle nuove povertà”.
Insomma, va riconsiderato il ruolo del denaro nella nostra vita. “E per farlo”, conclude Orlando, “bisogna riflettere su come esso nasce, quali effetti crea nella società, che cosa significhi vivere a debito, perché bisogna agire puntando al bene comune: ecco, c’è bisogno di un’operazione verità che richiami l’uomo a nuovi comportamenti fondati sull’etica della responsabilità. Il libro ricorda anche il professore universitario Giacinto Auriti (1923-2006), ideatore del Simec, “la moneta del popolo”, che oltre trent’anni fa preannunciò ciò che oggi ci tocca patire: la forza dell’indebitamento e del potere tecnocratico”.