Capistrello. Erano gli anni delle tensioni e degli scontri in piazza. Quelli delle forze di polizia viste solo come corpi “militarizzati” e lontani dalle persone. Erano gli anni ’70 e quegli anni Enzo Giordani, 90 anni, di Capistrello, in provincia dell’Aquila, se li ricorda ancora bene.
In occasione del quarantennale della riforma dell’Amministrazione di Pubblica Sicurezza, a Giordani è arrivato un riconoscimento dalla segreteria nazionale del Siulp, perchè dal 1974 prese parte nel “Comitato di Coordinamento per la promozione del Sindacato” nella Polizia di Stato.
“L’intuito, la lungimiranza e gli enormi sacrifici di Enzo e degli altri colleghi ‘CARBONARI’ hanno donato una Polizia democratica al Paese e i diritti sindacali anche per i poliziotti, sino ad allora sconosciuti. Grazie”, ha scritto il sindacato in una nota.
Giordani ha ricevuto anche la visita del segretario nazionale Fabio Lauri, che si è complimentato per una carriera che ha scritto una delle pagine più importanti e significative non sono all’interno della Polizia e del sindacato, ma dell’Italia intera.
Giordani fu uno dei promotori e dei fondatori dell’organizzazione sindacale. Fu lui ad andare, dopo la nascita dello Statuto dei Lavoratori che escludeva le forze di polizia, dall’allora sottosegretario di Stato Nello Mariani, per chiedere che anche i “lavoratori” della polizia potessero avere riconosciuti i propri diritti.
Mariani è stato un politico aquilano, punto di riferimento di tutto il territorio abruzzese e proprio insieme a lui iniziò un percorso importante, che oggi è motivo di orgoglio per il 90enne Giordani che racconta ancora degli anni ’70, ai suoi figli e ai suoi nipoti.
Tramandando non solo i sani valori della Polizia di Stato e della divisa, che per tanti anni ha indossato, ma anche quelli dei cittadini che hanno avuto il coraggio di cambiare e segnare la Storia d’Italia per indirizzarla verso la democrazia e il rispetto dei diritti di tutti.