Rocca di Botte. Nuova sala consiliare e asilo nido, il sindaco Pietroletti precisa “nessuna illegalità”. Dopo le polemiche innescate dal consigliere di minoranza, Luigi Bonanni, sulle presunte irregolarità sulla realizzazione delle due strutture ricavate da un ex lavatoio, il primo cittadino, Renato Pietroletti, si rivolge direttamente ai cittadini e spiega l’iter che ha portato alla trasformazione dell’edificio. “Sono assolutamente infondate le preoccupazioni del consigliere di minoranza ex sindaco Luigi Bonanni in merito a presunte irregolarità amministrative negli atti a monte della realizzazione delle strutture suddette e precisamente un asilo nido ed una nuova sala consiliare”, ha spiegato il sindaco, “ho già detto in una precedente conferenza stampa, che era in fase di trasformazione il locale di sgombero antistante il comune, detto ex lavatoio, in base ad un progetto di qualche anno fa, condiviso anche dallo stesso Bonanni quando faceva parte della mia amministrazione. Il progetto prevedeva la realizzazione dell’archivio storico del comune con un finanziamento ad hoc. Un mio particolare cruccio peraltro, era rappresentato dalla mancanza di una vera Sala Consiliare nel nostro comune poiché quella che il Bonanni definisce “storica”, era di fatto uno spazio di lavoro degli uffici e conteneva archiviati decine di faldoni con dati sensibili e documenti di bilancio. Inoltre a parte il tavolo del consiglio, la sala non era dotata dei requisiti di legge (bandiera italiana, europea, foto del presidente). Il prezioso gonfalone appoggiato agli armadi era continuamente maneggiato per aprirli ed in ultimo trovai la foto del presidente Ciampi ancora in una busta impolverata dietro un armadio. Avevo quindi un’urgente necessita’ di mettere in regola tale situazione. Inoltre nonostante la presenza di dati sensibil,i la sala era adoperata per le adunanze pubbliche di consiglio, riunioni di maggioranza, di minoranza, punto di ricevimento utenti da parte delle ditte del gas e della riscossione ici. La necessità di reperire spazi di lavoro ulteriori per la crescita dell’organico dovuta a nuove assunzioni, mi ha spinto ad utilizzare quello che già di fatto era uno spazio di lavoro ricavandone uffici, incluso uno spazio riservato ai gruppi di minoranza. Contestualmente”, ha continuato Pietroletti, “poiché lo spazio del locale ristrutturato per l’archivio storico era largamente eccedente l’effettiva necessità, vi abbiamo trasferito il tavolo consiliare, acquistate bandiere, sedie per il pubblico, fissato il gonfalone alla parete insieme alla foto del nostro amato presidente Napolitano. Dopo tanti anni di trascuratezza da parte dell’allora sindaco Bonanni, finalmente Rocca di Botte ha una Sala Consiliare rispondente ai requisiti di legge e realmente dignitosa. I servizi di riferimento restano quelli del Comunee il cui ingresso e’ a 5 metri lineari dall’ingresso della sala consiliare. Peraltro li abbiamo completamente ristrutturati, ricavando ora a norma di legge un bagnocon l’accesso per i disabili. Sulla vicenda dell’asilo nido, i provvedimenti amministrativi sono in ordine, a partire dalla delibera consiliare di indirizzo votata all’unanimità da tutti i consiglieri incluso Bonanni, in cui gli uffici erano incaricati su mia proposta di verificare la fattibilità di realizzzzione di tale imprescindibile servizio. E’ un importante segnale da parte della mia amministrazione, come paese con la più alta percentuale di bambini di tutta la piana, affrontare le tematiche dell’infanzia; in tal senso avere l’unico asilo nido pubblico della piana del cavaliere è punto di orgoglio. L’utenza ovviamente non poteva essere patrimonio esclusivo di Rocca di Botte e logicamente ci rivolgiamo a tutti i cittadini e madri lavoratrici dei comuni limitrofi in un’ottica moderna che supera gli steccati dei campanilismi di stampo ottocentesco. Da ultimo, la nostra lodevole iniziativa è coperta per circa l’80% da un contributo economico regionale, per cui le cifre riportate dal Bonanni sono prive di fondamento. La cooperativa appaltante, la Zefiro, gestisce simili strutture a Celano ed Avezzano ed è una garanzia di professionalità; nel contempo non ha riscontrato elementi di inidoneità nella struttura da noi adibita, dando utili indicazioni nella progettazione e realizzazione dei locali. Ciò è ulteriore garanzia di rispetto degli standard normativi. Lo spazio pubblico destinato a feste, riunioni ludiche e culturali a disposizione dei cittadini e sottratto da tale intervento è stato prontamente recuperato restaurando un ampio locale nel centro storico, dotandolo di impianti a norma e sicuri. Questo fatto è molto importante per i locali pubblici soprattutto se frequentati da giovani; in passato Bonanni commise non poche leggerezze in tal senso che costarono all’amministrazione il risarcimento di danni fisici da folgorazione ad una giovane cittadina di Rocca di Botte, fortunatamente di lieve entità, proprio appena ultimati i lavori della sala comunale pubblica. Le nostre opere appena realizzate, sono invece certificate ai più alti standard europei di sicurezza, pertanto Bonanni dovrebbe rivolgere altrove i propri criticismi. Ma la sua è una smania cieca di voler cogliere in fallo a tutti i costi la mia amministrazione, dimenticando che ha lasciato non poche irregolarita’ nelle sue passate gestioni. E proprio per riparare una di queste irregolarità”, ha concluso il primo cittadino, “che abbiamo intrapreso una precisa attività di verifica dell’ “anagrafe cimiteriale”. La gestione delle aree cimiteriali era infatti in totale anarchia; risultavano molte edificazioni di loculi in anni successivi durante le precedenti amministrazioni Bonanni, ma senza un regolamento gestionale adeguato e soprattutto con assegnazioni di loculi anche multipli a persone ancora in vita, con “prestiti” o “vendite” degli spazi. Ciò è inammissibile, ma ancora più grave è il fatto che nessuno dei loculi costruiti in tutta la lunga amministrazione Bonanni ha visto il completamento della procedura con la stipula dell’atto di concessione tra il comune ed il cittadino. Per sanare questa grave mancanza che rende comunque illeggittimo il possesso del loculo, avendo approvato un complesso ed articolato regolamento cimiteriale, abbiamo convocato per iscritto i cittadini per incrociare gli atti in nostro possesso con le ricevute dei pagamenti e stipulare finalmente gli atti di concessione. Ora Bonanni preso da quella smania e forse per tentare di nascondere le proprie gravi inadempienze, ha affisso dei manifesti in cui ci accusa di voler far pagare nuovamente le concessioni, “assaltando le tasche dei cittadini per compensare buchi di bilancio”. Tutto ciò è il solito maldestro tentativo di diffamare il Sindaco e la sua Amministrazione; il bilancio è sano e certificato da atti pubblici e chi dice il contrario calunnia e diffama il Comune e chi lo rappresenta. Forse gli sarà utile sapere che un componente della sua lista è stato recentemente rinviato a giudizio dal tribunale di Avezzano proprio per aver detto pubblicamente frasi calunniatorie circa i conti del comune. I cittadini stiano tranquilli; la nostra opera (legittima) di verifica dei pagamenti e degli atti avviati in comune terminerà con la stipula delle concessioni, mettendo fine ad una grave irregolarità con risvolti anche penali. In conclusione grazie a queste ed altre iniziative, Rocca di Botte compie grandi passi avanti verso la modernizzazione dopo anni di immobilismo, con attenzione all’efficienza dei servizi prestati ai cittadini e cercando di ampliarne l’offerta. Ciò è reso possibile dall’efficienza degli uffici e dei responsabili dei servizi, ma soprattutto dalla passione, competenza e dedizione degli amministratori che mi affiancano: loro sono le donne e gli uomini giusti per il futuro di Rocca, tutto il resto è un passato che evaporerà senza diventare storia”.