Avezzano. È Giovanni Di Pangrazio, sindaco di Avezzano, il nuovo componente del consiglio direttivo dell’Autorità di gestione integrata dei rifiuti abruzzese – AGIR – che subentra al sindaco di Massa d’Albe, Nazzareno Lucci, decaduto perché non più in carica nel Comune marsicano.
L’approvazione della nomina, unanime, è avvenuta questa mattina nel corso dell’Assemblea dei sindaci, presieduta dal primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi.
“La composizione del consiglio direttivo e la carica di presidenza dell’Assemblea tengono conto delle diverse sensibilità politiche, della rappresentatività territoriale e dell’attenzione nei confronti dei piccoli comuni. Questo equilibrio ci ha consentito di avviare finalmente l’attività di Agir a tanti anni ormai di distanza dall’approvazione della legge regionale 36/2013, ma soprattutto di ottenere i primi risultati concreti con l’indizione delle ‘gare ponte’, con la nomina dello stesso direttore fino al disegno di una nuova strategia che ci porterà, con la Regione Abruzzo, alla definizione degli ambiti per l’affidamento del servizio in maniera unitaria”, ha dichiarato il presidente Biondi, augurando buon lavoro al sindaco di Avezzano.
L’Assemblea ha anche valutato il rendiconto 2022 e proceduto al riaccertamento dei residui. A tal proposito il presidente del consiglio direttivo, Ernesto Graziani, sindaco di Paglieta, ha espresso soddisfazione per l’approvazione dei documenti contabili, già licenziati dall’organismo ristretto: “Agir sta funzionando e viaggia a ritmi sostenuti. Colgo l’occasione per dare il benvenuto al sindaco di Avezzano. A lui auguro un proficuo lavoro come è stato con l’uscente Lucci”.
Al termine dell’Assemblea, l’assessore regionale a Urbanistica e territorio della Regione Abruzzo, Nico Campitelli, ha espresso soddisfazione per l’andamento dei lavori dell’Autorità. “Sono orgoglioso per l’attività che state portando avanti – ha sottolineato Campitelli – La strada è quella giusta: lo testimonia il fatto che tutti i sindaci lavorano con armonia e comunità d’intenti, per cui rendo merito a Biondi e al direttore Zaccagnini”.