Avezzano. Una liberazione dalle catene totalitarie, in attesa di una liberazione dalle catene del covid. In occasione della Festa della Liberazione, in tono più raccolto per il rispetto dei divieti, il sindaco di Avezzano Gianni Di Pangrazio – dopo aver deposto la corona d’alloro al monumento ai caduti del 25 Aprile – ha esaltato il valore della lotta per il bene cittadino che nel ’45 segnò la fine dell’occupazione, evocando una nuova unità dell’Italia post-coronavirus: “Siamo in pochi per ricordare la festa della liberazione, che è un bene di tutti: va ricordata e tramandata alle nuove generazioni”, ha dichiarato il primo cittadino di Avezzano, “l’unione ci darà la forza per sconfiggere pure questo maledetto virus. Bisogna insegnare ai giovani e ricordare ai pochi che vogliono mistificare la storia, quelle battaglie che hanno fatto sì che il popolo italiano sia diventato uno dei primi al mondo”.
Un solenne inno all’unità e alla coesione fra avezzanesi, abruzzesi e italiani. Alla cerimonia nel parco adiacente alla chiesa di Madonna del Passo, hanno preso parte partecipato: il vice sindaco Domenico Di Berardino, il presidente del consiglio comunale Fabrizio Ridolfi, il consigliere comunale delegato alla protezione civile Maurizio Seritti, il responsabile dell’Unuci capitano Floriano Maddalena, il comandante della polizia locale Luca Montanari, il dirigente Tiziano Zitella, il parroco Don Vincenzo De Mario.