Ovindoli. Il sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante, scrive una lettera aperta al Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, per esprimere il suo disagio e disappunto sulla riorganizzazione dei Comandi Stazione del Corpo Forestale dello Stato.
“Il Comune di Ovindoli si estende su un territorio di 58 chilometri quadrati, ricadente per il 95% all’interno del Parco Regionale Sirente Velino. Una notevole altezza sul livello del mare, con vette che si stagliano fino ai 2220 metri, garantisce inverni generosi di neve che rendono la stazione sciistica del Monte Magnola la più rinomata e gettonata del centro-sud Italia. Gran parte dell’economia si impernia su questa risorsa naturale, accanto a mestieri antichi e tramandati legati alla pastorizia, all’allevamento e all’agricoltura. Fin dagli inizi del ‘900 il paese ha avuto il suo storico Comando stazione del Corpo Forestale dello Stato che ha operato sempre in perfetta armonia con il nostro Ente e la comunità”. “Lo scorso 15 aprile – prosegue il primo cittadino – sono venuto a conoscenza del piano di riordino dei comandi e delle stazioni forestali nella Provincia dell’Aquila. Se in un primo momento Ovindoli sembrava essere “salvo” dai tagli, oggi la direzione di marcia sembra ormai tracciata. Il Comando infatti, come si legge, è stato inserito ‘…tra le articolazioni territoriali ad organico zero e ne è stato conseguentemente disposto l’accorpamento al limitrofo Comando Stazione Forestale di Rocca di Mezzo’, che in poche parole sta a significare ‘soppressione del presidio’”. Afferma Angelosante rivolgendosi a Matteo Renzi, “sono convinto, da amministratore pubblico con più di 15 anni di esperienza, che in Italia ci sia bisogno di una riorganizzazione della macchina pubblica e le misure messe in atto dal governo che rappresenti vanno, in molti casi, nella direzione giusta. Ma permettimi di palesarti alcune mie riflessioni e perplessità. Senza dubbio, per innescare il processo di review, si deve iniziare a tagliare da qualche parte; le scelte, però, devono essere mirate ed individuate con criterio e razionalità. La mission del Corpo Forestale dello Stato è quella di impegnarsi nella tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale e agroalimentare. Alla luce di ciò converrai con me che la soppressione del Comando di Ovindoli costituisce un paradosso, un’azione contrastante con lo spirito e la deontologia del Corpo. Tagliare questi comandi, nei luoghi dove è naturale che si trovino, costituisce una decisione indiscriminata e poco ponderata”. Continua la lettera del sindaco di Ovindoli, “un paese ancora incontaminato, scrigno di bellezze naturali e faunistiche di inestimabile valore, non deve assolutamente essere privato delle azioni di salvaguardia e dei programmi di tutela messi in atto da tale Istituzione. Sebbene condivido la ratio dalla quale scaturiscono i processi di riorganizzazione ed ottimizzazione delle strutture e delle risorse, processi ai quali il mio comune si è prontamente adeguato intraprendendo un percorso di accorpamento di funzioni e servizi con i comuni limitrofi, non riesco a dissimulare la mia delusione nel vedere “salvati” comandi di paesi poco rilevanti dal punto di vista paesaggistico e non la stazione di Ovindoli recentemente ristrutturata. Sorge spontanea una domanda che benefici produrrà la chiusura del presidio ovindolese in termini di costi e praticità sul controllo del territorio?”. “La mia impressione, e spero di essere smentito – sottolinea Pino Angelosante – è che l’individuazione dei comandi da salvare sia fatta più per ‘sponsorizzazione politica’ che per effettive esigenze territoriali e un paese di 900 votanti non avrà mai voce in capitolo”. Conclude il primo cittadino, “mi rifiuto di credere questo perché è poco morale e va a scapito delle comunità. Faccio appello alla tua sensibilità di Sindaco d’Italia, affinchè il processo di riorganizzazione strategica segua esclusivamente logiche sensate e funzionali, assecondando le reali ed effettive necessità delle contingenze territoriali.”