Oricola. La decisione dell’amministrazione comunale di realizzare delle nuove scuole per gli studenti di Oricola e Civita, ma anche del resto della Piana del Cavaliere, ha innescato una serie di polemiche in paese alle quali, senza tanti giri di parole, risponde il sindaco Andrea Iadeluca per chiarire la vicenda. “Di fronte alla decisione dell’Amministrazione comunale di costruire un nuovo complesso scolastico (materna ed elementare) nella Piana del Cavaliere, precisamente in adiacenza ai campi sportivi in località “Salere”, la parte adulta dei circa 400 residenti nel centro storico (circa 800 risiedono nella Piana) si è mobilitata contro tale iniziativa. Bisogna precisare che il progetto risale all’anno 1995, ma solo nel 2003 fu inviata la richiesta di finanziamento alla Regione, corredandola di elaborati tecnici preliminari e del relativo quadro economico, che non venne, però, finanziata.
Anche l’Amministrazione presieduta dal Sindaco Massimo Laurenti e l’allora capo gruppo Giovanni Marcangeli (quest’ultimo riveste la medesima carica dell’attuale gruppo di minoranza), per sei anni ha inserito nel piano triennale delle opere pubbliche la costruzione di un nuovo complesso scolastico, proprio là dove l’attuale Amministrazione vuole realizzarlo. Gli stessi, in piena contraddizione con le decisioni assunte in precedenza, sono diventati i paladini della protesta ed ora non vogliono più la costruzione della nuova scuola, solo per motivi di anacronistico campanilismo. Affermano, infatti, che non si possono sradicare dal loro ambiente i bambini delle elementari del Capoluogo, pertanto il trasferimento futuro degli stessi, nel nuovo complesso, non è ammissibile. Il fatto che i bambini della materna residenti nelle varie località della Piana del Cavaliere (Civita, Pezzetaglie, Dacia, Via Spineta, Cavaliere, ecc.) abbiano, da sempre, frequentato l’asilo del Capoluogo, per gli zelanti capi popolo non è rilevante. Loro hanno potuto e possono subire lo sradicamento. Al di là delle iniziative di questi giorni, molti sono in assoluta buona fede, la finalità degli organizzatori è un’altra. I dinosauri della politica locale resistono e soffiano sulla protesta per conseguire altri obiettivi: vogliono la restaurazione familiare e di “classe”, aiutati anche da un ex, ex Sindaco. Loro non hanno a cuore l’unità dell’intera comunità oricolana, che è bene ribadirlo, comprende anche i preponderanti 800 abitanti della Piana. A spingere l’attuale Amministrazione ad accelerare i tempi di costruzione del nuovo complesso scolastico, oltre al fatto non trascurabile di avere a disposizione sia il nuovo progetto preliminare, sia le risorse economiche necessarie (un cospicuo finanziamento regionale e fondi propri, per un totale di 1.800.000,00 euro), è il risultato delle indagini sulla vulnerabilità sismica di tutti e tre gli edifici scolastici. Risultati che anche l’opposizione e genitori conoscono, sui quali non è onesto fare speculazioni di sorta, poiché è in gioco la sicurezza fisica dei bambini. Il quadro che si è delineato è preoccupante per la scuola di Oricola “Livio Mariani”, meno per quella materna e lieve per quella di Civita. Proprio da queste risultanze, l’Amministrazione comunale, in considerazione dell’apertura del nuovo anno scolastico, ha deciso di effettuare, con urgenza, i lavori previsti dai progetti di adeguamento e messa in sicurezza dell’edificio scuola materna di Oricola e quello di Civita. Dovranno essere le sedi provvisorie, il tempo necessario per la costruzione del nuovo edificio, nelle quali svolgere le lezioni:le elementari a Civita e l’asilo a Oricola. E’ sembrata la soluzione migliore, considerata la temporaneità, per consentire l’apertura del nuovo anno scolastico. La soluzione tuttavia non è gradita ai residenti nel capoluogo, che con il loro atteggiamento ostile, stanno alimentando pretestuosamente ancora di più la divisione tra “sopra e sotto” ovvero, tra Capoluogo e Piana. Lo hanno dichiarato esplicitamente: non manderanno i loro figli nella scuola a Civita, piuttosto li iscriveranno in altri comuni. La nuova scuola si prefigge dal punto di vista anche educativo e di crescita di fare convivere tutti i bambini prescindendo dalle idee dei loro genitori. Sarà una costruzione in legno ad un piano, quindi sicura e i materiali che saranno usati saranno biologici. Ovviamente saranno rispettati tutti i parametri che la legge prevede, contrariamente all’esistente. Le battaglie di retroguardia non ci interessano, noi guardiamo al futuro. Questo è il nostro auspicio e ci adopereremo per tale fine.