Tagliacozzo. Porta la firma di Claudia Compagno, architetto originaria di Tagliacozzo, il restauro della Fontana di Trevi, un progetto che sta riscuotendo grande attenzione internazionale. Una passerella costruita appositamente per i lavori permette a turisti e cittadini di ammirare da vicino il cantiere, offrendo una prospettiva unica sul monumento. Il restauro, finanziato nell’ambito del progetto Caput Mundi del PNRR, è stato realizzato in vista del Giubileo e vede la Compagno, 38 anni, come progettista e direttrice dei lavori sia del restauro che della passerella.
Oltre alla Fontana di Trevi, la Compagno è impegnata in altri cantieri di rilievo a Roma, tra cui il restauro della Barcaccia del Bernini, della Fontana delle Tartarughe, della chiesa di Santa Maria Campitelli e della Domus Palatina. Proveniente da una famiglia con una lunga tradizione nel settore dell’edilizia – suo nonno Pasquale gestiva un’importante attività di forniture per l’edilizia nella Marsica – Claudia guida una squadra impegnata senza sosta su diversi fronti della capitale.
“Il restauro della Fontana di Trevi è una grande responsabilità e rappresenta un segno concreto del cambio generazionale che stiamo vivendo”, ha dichiarato la Compagno, specializzata nel restauro e trasferitasi a Roma per seguire il progetto al Centro, “questo cambiamento riguarda sia il settore pubblico che il privato e dimostra che, con impegno e lavoro costante, si possono raggiungere risultati importanti”. Le parole dell’architetto rispecchiano lo spirito di un intervento complesso e delicato, mirato a preservare uno dei simboli più amati di Roma e dell’Italia.
La passerella, elevata a quattro metri sopra la vasca attualmente vuota, permette ai visitatori di osservare il monumento da una distanza ravvicinata di soli tre metri. Grazie a questa struttura, i visitatori possono ammirare dettagli mai visibili prima e incrociare lo sguardo della statua di Oceano. “Il percorso innovativo è stato pensato per esaltare l’impatto visivo della fontana”, ha spiegato la Compagno, “questa passerella consente per la prima volta di vedere il gruppo scultoreo da un’angolazione superiore, creando un’esperienza intensa per il visitatore. È un lavoro complesso, in vista del Giubileo, che ci impegna in una corsa continua.”
Il progetto della passerella è stato studiato nei minimi dettagli per essere accessibile a tutti, con corrimano a varie altezze e un tappeto antiscivolo per garantire la sicurezza anche a persone con disabilità. Il restauro prevede una pulizia accurata delle superfici e una disinfezione contro alghe e funghi che danneggiano la pietra, un processo meticoloso che richiederà diversi mesi di lavoro, al termine dei quali la fontana verrà restituita al pubblico in tutto il suo splendore.
Per Claudia Compagno e il suo giovane team, questo restauro rappresenta un importante traguardo. “Sono molto soddisfatta del lavoro che stiamo svolgendo”, ha dichiarato l’architetto. “Con passione e dedizione, seguiamo ogni fase del progetto. È un intervento storico e siamo orgogliosi di farne parte.”