Avezzano. Dopo il lasciapassare della Corte di Cassazione, il Referendum bis approda direttamente in Corte Costituzionale dove il 14 gennaio 2015 le Regioni proponenti, ma anche i comitati territoriali e, si spera, le città coinvolte dal taglio dei Tribunali, cercheranno di convincere i Giudici delle Leggi che i nuovi quesiti sono ammissibili. Ad un anno esatto di distanza le Regioni Abruzzo, Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia proveranno a difendere i propri territori in estrema difficoltà dopo la chiusura degli uffici giudiziari periferici ed alle prese con Tribunali accorpanti ingolfati dalla mole di lavoro che si è riversata loro addosso. Tutto questo a discapito della famigerata “efficienza”. “La partita è stata riaperta e nulla è stato lasciato al caso” dichiara l’avvocato Fabiana Contestabile del Coordinamento Nazionale “stavolta non ci sarebbe nemmeno la problematica del raggiungimento del quorum perché i nostri quesiti viaggerebbero di pari passo a quelli sulla Legge Fornero”. Intanto il Consiglio Direttivo del Comitato pro Referendum della Città di Avezzano, fondato dal suo Sindaco Giovanni Di Pangrazio, dall’avvocato Sandro Ranaldi -Presidente del COA-, dal dottor Agostino Barbati -Presidente dell’Ordine dei Commercialisti-, e composto dallo stesso Barbati, dall’Assessore Oscar Roberto Guanciale, dall’avvocato Annunziata Morgani, dall’avvocato Antonio Carlini ha già fissato, per la prossima settimana, una riunione di coordinamento nazionale a cui parteciperanno i delegati delle Regioni proponenti, i rappresentanti dei territori ed i comitati di sostegno.