Avezzano. Anche questa estate si è parlato molto di Orsi confidenti. A volte a proposito, molto spesso, a sproposito. Soprattutto da parte di chi di orsi non ha conoscenza, esperienza o responsabilità di gestione. In effetti, di orsi che possono essere certamente definiti confidenti, nel Parco ne vive al momento soltanto uno: “Gemma”, che frequenta essenzialmente le Valli del Sagittario e del Giovenco. Quest’anno a “Gemma” è stata dedicata speciale attenzione da parte delle squadre del Servizio di Sorveglianza del Parco, appositamente formate e organizzate.
L’Orsa è stata costantemente seguita lungo gli itinerari “di spostamento” da una località all’altra e sono state poste in atto numerose misure di “dissuasione” quando si avvicinava ai centri abitati, alle stalle e alle coltivazioni nei pressi degli stessi.
Ovviamente, non sempre è stato possibile limitarne i comportamenti e qualche “scorribanda” nel “regno degli umani” c’è stata, suscitando però, fortunatamente, meno clamore e preoccupazione.
D’altra parte, la conferma dell’impegno dell’Ente e dei Servizi di Sorveglianza nel “controllo” di “Gemma” viene dal fatto che i danni causati a pollai e colture sono diminuiti di oltre il 50% rispetto al 2012.
Da qualche tempo due orsi probabilmente – un maschio e una femmina – stanno assiduamente frequentando le aree circostanti i centri abitati di San Donato Val Comino, Picinisco e Valle di Rio (Frazione di Alvito), creando qualche allarme nella popolazione locale e dei danni ad allevamenti e colture, peraltro regolarmente indennizzati dal Parco.
Anche in questo, caso i due plantigradi vengono seguiti dal personale del Parco e monitorati costantemente, per fare in modo che non creino particolari difficoltà e possano essere scoraggiati ad avvicinarsi troppo alle abitazioni. In questa zona, come in passato per il Sagittario e il Giovenco, sono state organizzate diverse riunioni con gli amministratori, i cittadini, gli agricoltori e gli allevatori, per informare correttamente della situazione e dei comportamenti da avere in caso di “incontro ravvicinato” con l’orso.