Avezzano. Sono quaranta gli immigrati extracomunitari che, grazie al progetto Leggo, Scrivo, Lavoro, hanno beneficiato, nell’ultimo anno e mezzo, di servizi di formazione e orientamento per facilitarne l’inserimento lavorativo nei settori servizi, edilizia, agricoltura e turismo. Leggo, Scrivo, Lavoro è un esempio di buona pratica in Abruzzo avendo dimostrato una concreta ed efficace collaborazione di diversi attori del territorio provinciale che ha fatto sì che il progetto fosse finanziato dalla Regione Abruzzo attraverso il Fondo Sociale Europeo. Promotore del progetto è SGI, in collaborazione con la maggior parte degli altri organismi formativi della provincia dell’Aquila: Cescot, Ente Scuola Edile, Sintab, Opportunity, Consorzio PMI Alto Sangro e Formabruzzo. Nel raggruppamento c’è anche Gi Group, la prima agenzia per il lavoro italiana, che si sta adoperando per rendere permanente l’opportunità lavorativa. Associazioni del tessuto imprenditoriale e del volontariato – Territorio&Sviluppo, Mondo a colori, e Anolf, insieme alla cooperativa Prometeo e agli Enti d’Ambito Sociale – si sono occupate dell’animazione del territorio, attraverso la sensibilizzazione delle realtà produttive locali disponibili ad ospitare le borse lavoro. L’attività di informazione e comunicazione di tutto il progetto è stata curata dalla società Territorio Sociale. Dopo la fase di reclutamento e di orientamento, sono stati avviati 4 interventi formativi dislocati su tutto il territorio della provincia (da novembre 2013 a febbraio 2014). Nei corsi è stata data molta attenzione al perfezionamento della lingua italiana e agli elementi base necessari per affrontare correttamente il ruolo lavorativo nelle work experience – esperienze professionali presso aziende che hanno dato la loro disponibilità – e preparare il presupposto per un efficace matching lavorativo. Le work experience si sono svolte dallo scorso giugno fino a febbraio. Il progetto Leggo, Scrivo, Lavoro è anche un positivo esempio di capacità attrattiva e progettuale e, soprattutto, il risultato di un intenso e professionale lavoro di squadra. “L’obiettivo che ci auguriamo di aver raggiunto – ha dichiarato il direttore di SGI, Simonetta Campana – è quello di aver contribuito a dare un’immagine di trasparenza, competenza e affidabilità agli allievi così da consentire loro di proseguire nel mestiere intrapreso anche al di fuori del finanziamento del progetto”.