Avezzano. Gli studenti al lavoro per promuovere e far conoscere, attraverso i social e il web, le bellezze della Marsica. E’ arrivato il sottosegretario al ministero dei Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni per benedire il progetto Ecumene nato grazie alla collaborazione tra il mondo della scuola, il mondo dell’imprenditoria e della cultura e le istituzioni locali. L’iniziativa, presentata nell’ambito di un incontro nella sala convegni della residenza dei Marsi, ha entusiasmato il sottosegretario pronto a trovare degli interlocutori “romani” per sostenerla. Lei stessa, infatti, si è potuta rendere conto dell’immenso patrimonio storico artistico del territorio visitando gli scavi di Alba Fucens e i cunicoli di Claudio, un patrimonio immenso da valorizzare.
Il dibattito è stato animato da Francesco Gizzi, dirigente del Liceo Scientifico, Massimo Coccia, di Harmonia Novissima, Sergio Galbiati, presidente Fondazione Mirror, Emanuela Ceccaroni della Soprintendenza dell’Abruzzo, e Massimo Lucà Dazio, presidente regionale del Fai. “In questo progetto sicuramente sarà più importante il viaggio e non la meta”, ha precisato Galbiati, “come classe dirigente abbiamo il dovere di investire sui ragazzi. Oltre a contribuire nel piccolo con queste iniziative vogliamo fare in modo che tra un anno o due il percorso iniziato insieme abbia portato un contributo sul territorio”. Attraverso il progetto Ecumene, come spiegato da Michele Fina che ha coordinato l’incontro, si vogliono realizzare, grazie all’alternanza scuola – lavoro, degli strumenti tecnologici per la promozione web e social delle bellezze del patrimonio storico – artistico del territorio. Una sfida importante che i ragazzi potranno vincere con passione e determinazione. “Oggi mi sono resa conto che questo Paese ha una speranza di guardare al futuro”, ha commentato il sottosegretario Borletti Buitoni, “questo progetto Ecumene contiene in sé moltissimi elementi che servono per leggere il futuro in una chiave diversa. Nei confronti della scuola in passato si è commesso un delitto gravissimo e per questo ora è importante ripartire con iniziative come queste proprio dalla scuola. La consapevolezza di un’identità culturale non è un concetto relegato a qualche trasmissione che parla delle bellezze dell’Italia ma deve essere radicato nel profondo. E poi la straordinarietà di Ecumene è che si basa su una rete che riesce a unire vari mondi. Se riusciamo a creare una rete che metta insieme le nostre istituzioni statali, quelle locali, il mondo dell’industria e delle scuola avremo un futuro migliore”