Avezzano. Il Procuratore della Repubblica di Avezzano, Vincenzo Barbieri, potrebbe lasciare la Procura marsicana. Da anni dirige gli uffici di via Corradini e in questo periodo, oltre all’attività di coordinamento, si è occupato di numerose inchieste di rilievo. Ora il Csm non avrebbe confermato il suo ruolo nella Marsica. Il Consiglio Superiore della Magistratura, nella riunione del 15 novembre del 2012, avrebbe contestato l’un uso improprio dell’auto d’ufficio con un provvedimento disciplinare. E’ stato presentato, però, al riguardo, un ricorso al Tar. Il 7 febbraio, però, ha rigettato il ricorso accogliendo la decisione del Plenum dei giudici. Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio non ha quindi modificato il provvedimento.
Il trasferimento creerebbe difficoltà nell’assetto organizzativo della giustizia marsicana che già sta vivendo una crisi dovuta sia alla cronica carenza di magistrati, sia al provvedimento di chiusura a orologeria che incombe sul tribunale entro due anni.
La decisione del Csm, però, può essere ancora impugnata al Consiglio di Stato che potrebbe dar ragione al magistrato. Il procuratore Vincenzo Barbieri in questi anni si è occupato anche dell’ottimizzazione degli uffici giudiziari. Infatti ha lavorato per attivare il nuovo Ufficio ricezione pubblico (Urp), e così i tempi di attesa sono più brevi, c’è la tracciabilità dei documenti e gli utenti sono guidati nelle procedure burocratiche quando si presentano allo sportello. Tutto ciò grazie alla certificazione Csq (Cryptofacility security questionnaire), cioè una certificazione di qualità del sistema di organizzazione degli uffici. La Procura della Repubblica di Avezzano, grazie all’attenzione di Barbieri, ha aderito al progetto speciale “Nuova giustizia” ed è stato l’unica nella Regione Abruzzo a portarlo a termine, anche grazie a una leadership con il Rotary club della città che ha finanziato l’iniziativa.