Avezzano. Il nuovo ospedale di Avezzano è stato uno dei temi centrali dell’ultima campagna elettorale, oltre che uno dei punti più discussi durante le settimane più delicate della seconda ondata della pandemia. Tra inadempienze, ritardi e speranze di vedere presto sbloccato l’iter per la sua realizzazione, sembraessere ancora tutto in alto mare e il sindaco Giovanni Di Pangrazio prende carta e penna e torna a sollecitare con determinazione l’affidamento della progettazione del nuovo ospedale.
“La procedura – scrive il primo cittadino di Avezzano in una lettera rivolta al direttore generale della ASL Roberto Testa – è inspiegabilmente ferma da tempo, nonostante il nulla osta della Regione Abruzzo ufficializzato dall’assessore alla Sanità Nicoletta Verì nell’incontro con il parlamentino dei sindaci marsicani del 13/11/2020”. “Non si ravvisano motivi che possano giustificare ulteriori ritardi, visto che ci sono i fondi per poter procedere alla realizzazione del presidio” e l’emergenza coronavirus ha confermato la ben nota inadeguatezza dell’ospedale Santi Filippo e Nicola”.
“Il territorio è classificato zona sismica di primo grado e l’utenza, con gli arrivi da fuori Regione, sfiora le 200 mila unità. Non a caso, sull’argomento hanno posto l’accento vari amministratori nell’ultima adunanza dei sindaci marsicani”, ha detto Di Pangrazio.
Il primo cittadino di Avezzano chiede, inoltre, in attesa della realizzazione dei lavori per ulteriori posti letto di terapia intensiva e sub-intensiva, di destinare al P.O. di Avezzano il modulo da 15 posti letto, non ancora utilizzato e messo a disposizione della ASL1 dalla Protezione Civile, visto che quello da 10 posti letto è stato già destinato al nosocomio dell’Aquila. “Al Direttore Generale” conclude il sindaco “rivolgo l’appello a non sottovalutare i possibili rischi qualora non vengano messe in atto tutte le azioni atte a salvaguardare la popolazione marsicana”.