Avezzano. Il preside Marco Ridolfi lascia l’Istituto Sacro Cuore di Avezzano e saluta i suoi alunni. Con una lettera il dirigente scolastico della struttura che da giugno 2021 chiuderà definitivamente i battenti ha deciso di annunciare ai suoi ragazzi e alle insegnanti che lascerà la scuola.
Ridolfi, il quale si era battuto fin da subito per fare in modo che da settembre venisse riformata la classe prima e tutti gli alunni della primaria arrivassero alla fine del ciclo di studi, ha precisato che determinate decisioni “differiscono dal mio modo di pensare e di lavorare rendendo così troppo difficile la possibilità di portare avanti serenamente il mio ruolo di coordinatore didattico. L’assoluta consapevolezza di trovarmi nell’impotenza di poter offrire a voi tutti il mio personale aiuto e le mie garanzie davanti a ognuna delle vostre necessità, mi ha portato inevitabilmente a prendere la decisione di mettermi in disparte”.
La scuola il 24 riaprirà regolarmente ma già tanti dei 150 bambini che la frequentavano hanno deciso di andare via. Una scelta che i genitori hanno fatto a malincuore perchè volevano fortemente che i loro ragazzi rimanessero al Sacro Cuore per frequentare il centro gioco, la scuola per l’infanzia e la primaria. “È stato per me un privilegio aver conosciuto ognuno di voi”, ha concluso Ridolfi che dal 24 andrà a insegnare allo Scientifico di Avezzano, “un saluto particolare ad ognuno dei “miei bambini” dei quali conosco le paure, i sogni, le fragilità, i desideri ma sopratutto i sorrisi. Auguro a tutti loro di incontrare, nel corso degli studi e della vita, nobili persone capaci di guidarli rettamente, insegnando l’importanza della fede in Dio, dell’onestà e della verità, principi sui quali ho basato questi anni di direzione dell’Istituto Sacro Cuore.
Un ringraziamento ai membri dei due consigli d’istituto che mi hanno accompagnato e appoggiato durante questi anni: senza il loro aiuto nulla sarebbe stato possibile. Un particolare pensiero a suor Leopoldina Euclidi, a suor Carla Venditti e a suor Leonardina Amoruso per tutto quello che hanno saputo donarmi nel corso di questa lunga e difficile avventura. Un pensiero affettuoso a Suor Assunta Sanitate che, da ottima Madre Superiora, è riuscita a guidarmi, a consigliarmi e a formarmi senza mai dimenticare il sorriso sulle labbra e dentro il cuore. Un grazie infinito a al vescovo Pietro Santoro nel quale ho trovato stima, affetto e grande sostegno morale e materiale: la sua discreta ma continua presenza al mio fianco mi ha donato la forza per affrontare serenamente ogni particolare situazione. Dopo tanti anni torno a fare l’insegnante, il lavoro che ho sempre desiderato fare, arricchito però di una importantissima esperienza che mi permetterà di capire meglio le esigenze e le necessità degli alunni che incontrerò lungo il mio percorso scolastico”.