Celano. Domani alle 21.30 al castello Piccolomini di Celano si terrà lo spettacolo concerto del celebre compositore Nicola Piovani, vincitore del “Premio Oscar” nel 1999 per le musiche del film “La vita è bella”, appuntamento che rientra nel cartellone del “Festival AdArte”, diretto dal compositore e regista Davide Cavuti, nato nel 2021 da un’idea dell’assessore comunale Antonella De Santis, e organizzato dall’amministrazione di Celano guidata dal sindaco Settimio Santilli.
I biglietti rimasti potranno essere acquistati all’ufficio turistico di Celano e sulla piattaforma online Ciaotickets.
La carriera del Premio Oscar Nicola Piovani è profondamente radicata nel mondo della musica applicata ed è caratterizzata da una straordinaria versatilità che lo ha portato a spaziare tra cinema, teatro, televisione e musica sinfonica. Laureato in composizione al “Conservatorio Giuseppe Verdi” di Milano, ha fin da giovane mostrato un grande interesse per la musica da film, diventando uno dei principali protagonisti della scena musicale cinematografica italiana e internazionale.
Oltre al “Premio Oscar”, ha vinto numerosi riconoscimenti tra cui quattro “David di Donatello” (su sedici candidature), quattro “Nastri d’Argento”, tre “Ciak d’oro” oltre ad essere stato in nomination al “Premio César” per ben due volte. Nel 2019, Piovani ha ricevuto, inoltre, il “Premio Internazionale Cicognini” fondato e presieduto dal maestro Davide Cavuti per la sua straordinaria carriera. Piovani ha composto musiche per registi di grande rilievo come Federico Fellini, con il quale ha lavorato negli ultimi anni di carriera del maestro riminese, firmando le colonne sonore di “Ginger e Fred” (1986), “Intervista” (1987) e “La voce della luna” (1990). La collaborazione con Fellini gli ha valso il riconoscimento di erede della tradizione musicale cinematografica italiana, fondata da compositori come Nino Rota, Alessandro Cicognini, Angelo Francesco Lavagnino. Nel corso della sua carriera, ha composto, inoltre, le musiche de “Il marchese del Grillo” (1981) di Mario Monicelli, “Caro diario” (1993) e “La stanza del figlio” (2001) e “Il caimano” (2006) sempre di Moretti, “A casa tutti bene” (2010) e “Gli anni più belli” (2020) di Gabriele Muccino (2018), “Il traditore” (2019) di Marco Bellocchio, “Hammamet” (2020) di Gianni Amelio, “I fratelli De Filippo” (2021) di Sergio Rubini (2021), “Il treno dei bambini” (2024) di Cristina Comencini.