Castel di Sangro. Eccoli, vicini. In uno scatto che regala in una sola immagine tutto quello che è l’Abruzzo: è il possente orso marsicano che incontra il fiero cane pastore abruzzese. Un manto marrone scuro, ripreso da lontano mentre si avvicina a uno bianco.
L’orso è Juan Carrito, che dopo qualche mese è tornato a farsi vedere dagli umani. Nella foto e nel video si trova a Roccacinquemiglia, nel Comune di Castel di Sangro (in provincia dell’Aquila). Finora è stato il “cucciolo” terribile di Amarena, l’orsa che già da qualche giorno se ne va scorazzando per San Sebastiano, la frazione di Bisegna, dove è stata “battezzata” con il nome della frutta che anche quest’anno è tornata a mangiare non appena pronta sugli alberi: le ciliegie.
Tanto cucciolo ora però Juan Carrito non lo è più. A forza di camminare per i monti su e giù tra il perimetro del Parco della Maiella e quello del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ha perso molto peso ma comunque è cresciuto. Ora ha le sembianze di un orso adulto. In questi giorni è stato visto a Roccacinquemiglia dove è stato filmato anche mentre mangiava frutta all’interno della proprietà agricola di un uomo del posto.
Un video diventato subito virale anche perché il “proprietario di casa” sembra divertiro dalla presenza dell’orso che all’inizio lo ignora per andare a mangiare frutta sugli alberi, poi quando invece si sente chiamare “Giovanni” si gira come se davvero avesse riconosciuto il suo nome. Juan Carrito porta il nome del presidente del Pnalm, Giovanni Cannata, e della frazione di Ortona dei Marsi, Carrito, dove è stato catturato la prima volta per essere munito di un radiocollare. Si tratta infatti di un orso confidente e problematico che finora non si è fatto davvero tanti problemi ad avvicinarsi all’uomo.
Nei paesi marsicani la presenza degli orsi è sempre più frequente e i residenti sanno come comportarsi per una convivenza possibile. Più diffidenti i cittadini della zona di Roccaraso, la nota località sciistica che tanto piace a JC ma a quanto pare, dopo mesi di campagne di comunciazione che hanno cercato di preservare la libertà dell’orso che ha fatto “disperare” per tanto tempo guardiaparco e carabinieri forestali, ora sembra che le cose vadano meglio. E la reazione del signore che fa il video a JC che passa nel suo terreno lo dimostra.
Intanto il Pnalm, il Parco della Maiella e i carabinieri del Reparto Parchi, continuano il loro lavoro per farsì che comunque la presenza dell’orso non comprometta la sicurezza dei cittadini e che uno dei simboli d’Abruzzo venga preservato da pericoli.
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