Avezzano. Il Pd di Avezzano si scaglia contro i nuovi orari invernali di Trenitalia. “Abbiamo constatato che il nuovo orario ferroviario invernale ripropone i tagli già effettuati”, dichiarano in una nota Aurelio Cambise e Giovanni Ceglie, segretario del Pd di Avezzano.
“Ci sembra che si stia tornando indietro di decenni e decenni”, spiegano i due, “per andare a Pescara da Avezzano bisogna partire la mattina presto, alle 7.13, e questa cosa diventa difficile se non impossibile, per poi poter tornare la sera dopo le 17.
“Dopo le 17”, affermano i due, “da Pescara ben 4 treni terminano la corsa a Sulmona e nemmeno una prosegue fino ad Avezzano. Sembra che l’isolamento della Marsica dalla costa adriatica sia stato raggiunto in pieno. Nessuno pretende la luna, ma, che, per andare dalla Marsica a Pescara e viceversa occorra l’impiego di una intera giornata e la sera si può benissimo rimanere a Pescara e tornare il giorno dopo, ci sembra francamente una cosa incredibile”.
“Per farla breve”, spiegano Ceglie e Cambise, “c’è un treno che parte alle 12:55 da Avezzano per Sulmona con arrivo alle 14:06, e da Sulmona per Pescara ne parte un altro alle 14. Pertanto non è possibile raggiungere la costa adriatica da Avezzano. E’ davvero difficile ripristinare il treno delle 18:46 da Pescara per Roma Termini ed anche quello delle 09:45 da Avezzano per Pescara?”.
“In queste condizioni è facile intuire”, sottolineano i due, “che prima o poi si porrà il problema della stessa permanenza della relazione ferroviaria Pescara – Roma allo stesso modo in cui anni fa fu soppressa la tratta ferroviaria Pescara – Sulmona – Castel di Sangro – Napoli. A questo punto sembrerebbe che Trenitalia stia lavorando scientificamente per indebolire la relazione Pescara – Roma, lasciando in prospettiva le tratte Avezzano – Roma da un lato e Sulmona – Pescara dall’altro, chiudendo la tratta centrale Sulmona-Avezzano, oggettivamente la più problematica”.
“Per farlo dovrà dimostrare”, continuano Ceglie e Cambise, “che ci sarà scarsa utenza tra Pescara e Roma e, dunque, sceglie orari irrazionali, treni vecchi e lenti, una diminuzione dell’offerta degli stessi per scoraggiare gli utenti a tutto beneficio della gomma mediante l’autostrada, che, però, ha avuto il più alto incremento tariffario d’Italia, anche se sospeso fino al 31 Dicembre 2018″.
“Per rivitalizzare la linea ferroviaria Pescara – Roma e viceversa”, concludono, “noi del PD chiediamo a Trenitalia ed alla Regione Abruzzo un treno sperimentale non stop in 2 ore e 50 minuti con una fermata intermedia. Tutto questo viene detto in un momento in cui si parla di ZES (Zona Economica Speciale) trasversale intermodale Tirreno – Adriatico, che prevede l’uso e il potenziamento dei tratti ferroviari in questione, a meno che non si vogliano utilizzare soltanto i tratti stradali e autostradali con tutti i problemi che essi stanno creando”.