Avezzano. Botta e risposta sul caso Powercrop tra il Partito democratico e il Movimento 5 Stelle. “Appare incomprensibile, demagogica e velleitaria la dichiarazione del M5S sulla vicenda della centrale Powercrop ad Avezzano”, hanno commentato dal coordinamento Pd Marsica, “invece di sostenere la costante e coerente azione dei Sindaci e delle Amministrazioni locali, che con il loro impegno presso il Tar stanno contrastando la costruzione dell’impianto, rivendicano il ritiro della firma all’accordo di riconversione, che tutti gli attori sindacali e di categoria avevano al tempo sottoscritto, da parte della Regione Abruzzo e del presidente D’Alfonso. Non tiene in alcun conto il M5S, che il ritiro unilaterale della firma, fuori dalle procedure di legge, costituirebbe per la sola Regione il rischio di rivalsa e risarcimento da parte della Powercrop, con potenziali danni incalcolabili per la Regione stessa. È chiaro a tutti che le procedure autorizzative sono state attuate durante il governo regionale del centro destra presieduto dal presidente Chiodi e che, da sempre, il solo Partito Democratico con i suoi amministratori ha sostenuto i comitati nella battaglia contro la centrale. Non si ha traccia al tempo delle attuali anime belle dei cinquestelle. Quanto al presidente del consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, in questi giorni si è fatto parte attiva per coadiuvare e rafforzare la posizione processuale dei Comuni di Avezzano e Luco dei Marsi, attraverso un’azione più attenta delle strutture della Giunta Regionale. Sarà il caso dunque che il M5S esca da un atteggiamento demagogico ma sterile e sostenga il fronte comune della società marsicana e delle amministrazioni locali per contrastare la realizzazione dell’impianto Powercrop ad Avezzano”.