Tagliacozzo. Alla vigilia di Ferragosto è stato restituito alla comunità il rinnovato Parco giochi comunale in località Torretta, intitolato alla memoria della piccola Diana Nuccilli, uccisa all’età di 8 anni da una raffica di mitra sparata da un soldato nazista il 9 maggio 1944, mentre era seduta sulla soglia della propria abitazione in Alto la Terra.
Con lei, quella sera, c’era l’amichetta Maria De Santis, colpita alle gambe e rimasta invalida. Dopo una lunga e complessa vicenda di cure, fu operata dal chirurgo Pietro Valdoni e tornò a camminare. Si sposò ed ebbe un figlio, il giornalista e storico Enzo Altorio, che ha contribuito a ricostruire i dettagli di quella drammatica vicenda.
“Abbiamo voluto intitolare questo spazio dedicato ai bambini a Diana” ha dichiarato il sindaco di Tagliacozzo Vincenzo Giovagnorio, “per restituire alla memoria collettiva un fatto doloroso che sconvolse la nostra comunità più di ottant’anni fa. La sua storia e quella della sua amichetta Maria parlano ancora oggi al cuore di tutti noi.”
Il primo cittadino ha spiegato il valore simbolico della scelta: “Mentre in molte parti del mondo l’infanzia subisce violenza, i bambini muoiono per la guerra, la fame o le condizioni disumane, noi vogliamo lanciare un messaggio di pace e di speranza. Specialmente i più piccoli devono avere un’infanzia serena, spensierata, vissuta nella libertà di crescere in una società che li tuteli, li educhi e li istruisca.”
“Il gioco non è solo svago, ma contribuisce a sviluppare qualità personali e sociali che formano le donne e gli uomini di domani: rispetto, lealtà, collaborazione, autostima e resilienza.” Ha sottolineato il sindaco, “attraverso il gioco e lo sport si impara a gestire le sfide, ad accettare le sconfitte, a valorizzare l’impegno e a costruire relazioni positive.”
Durante la cerimonia sono stati rivolti ringraziamenti alla famiglia di Diana e a chi ha contribuito alla riuscita dell’iniziativa. “Ringrazio di cuore Vincenzo Nuccilli, fratello di Diana, per il consenso all’intitolazione, la cugina Giuseppina per la sua presenza e l’altra cugina Nadia che ho sentito telefonicamente. Un sentito grazie a Enzo Altorio per la preziosa consulenza storica e a don Ennio Grossi per la benedizione del parco e per l’instancabile missione pastorale che svolge come parroco della nostra città.”
“Vogliamo che questo parco” ha concluso Giovagnorio, “sia un luogo dove i bambini possano crescere nella gioia, portando dentro di sé il messaggio che la memoria del passato serve a costruire un futuro migliore.”