Luco dei Marsi. In questo dipinto, realizzato dal pittore Sergio Cardone e che si trova nella navata laterale della chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, è possibile vedere come doveva apparire il panorama del lago Fucino dall’altura dove ancora oggi sorge l’antica chiesa di Santa Maria.
In vicinanza si scorge un piccolo molo con delle barche ormeggiate, alcune imbarcazioni a vela solcano le docili acque del lago mentre sulle sponde, in lontananza, si riconoscono i diversi paesi rivieraschi, ad iniziare dal vicino Trasacco.
Anche gli alberi sono ben diversi da quelli a cui siamo abituati oggi: quelli nel dipinto sembrano dei pini marittimi, che ben si sposano con il clima più mite che c’era ai tempi del lago. Un altro segno del cambiamento avvenuto in seguito al prosciugamento del Fucino è rappresentato dai ricchi grappoli d’uva che compaiono in basso a sinistra, un’uva che, grazie al clima temperato, secondo molti storici poi diventava il miglior vino d’Abruzzo.
In primo piano si possono vedere anche le rovine di Angizia, che con le sue mura megalitiche visibili ancora oggi, nell’antichità custodivano la città santuario del popolo Marso. Nel dipinto i due pastorelli, mentre fanno la guardia al gregge, indicano una nuvola su cui è stata rappresentata la Madonna, ma lo spettacolo è tutto per il panorama, che ci porta indietro nei secoli e ci mostra in un suggestivo colpo d’occhio quanto meraviglioso fosse il nostro piccolo angolo di paradiso.
N.b. in seguito alla pubblicazione del pezzo ci ha contattato il signor Franco Santellocco Gargano, che ci teneva a ricordare di essere il finanziatore del dipinto e del restauro dell’altare di San Giuseppe della chiesa di Luco dei Marsi.