Nel cuore di Ovindoli, Divini Sapori continua tenace sotto la guida dello chef Fabio Cinelli. Scegliere di aprire un ristorante in questa località montana, pur affascinante, è una sfida economica non da poco. Lontano dal centro urbano di Avezzano e dai borghi più turistici della Marsica, dove una posizione più accessibile garantirebbe un flusso costante di clienti, qui ogni coperto va conquistato. Arrivare a Ovindoli richiede una motivazione in più, la stessa che mi ha spinto ad accogliere l’invito di Fabio per un pranzo del venerdì. Il nuovo menu conferma l’impegno dello chef nel raccontare il territorio attraverso una cucina che valorizza le materie prime locali, arricchite da tocchi personali che rendono ogni piatto interessante e gustoso. Di Fabio Cinelli ho apprezzato l’attenzione alla qualità e alla stagionalità degli ingredienti, con cui ha creato un percorso che riflette un approccio diretto e autentico alla cucina. “Il gusto vero si trova nella semplicità ben eseguita, nel rispetto della storia di un piatto e di chi lo prepara”, è il suo mantra: una filosofia di cucina che porta a un equilibrio tra sapori tradizionali e innovazioni, dando vita a un’identità culinaria distintiva.
Innovazioni audaci e sapori della memoria
Il nuovo menu si distingue per l’introduzione di abbinamenti audaci, come gli gnocchi di patate con carciofi e formaggio marcetto. Questo formaggio unico, noto per il suo sapore deciso, crea un connubio intrigante con l’amaro dei carciofi, offrendo una nuova interpretazione di un piatto tradizionale.
Tra gli antipasti spicca l’uovo croccante, un piatto che combina texture e sapori in modo equilibrato e sfizioso, diventando un vero e proprio invito alla scoperta delle potenzialità della cucina di Cinelli.
Un altro elemento di spicco del menu è l’uso – un classico fin dall’apertura – dei gamberi di fiume, procurati personalmente dallo chef nella zona di Capestrano, dove si reca settimanalmente alla ricerca di meterie prime d’eccellenza. Questi gamberi, disponibili solo in alcuni periodi dell’anno, enfatizzano l’importanza della stagionalità e della provenienza locale degli ingredienti, rendendo il loro piatto un’esclusiva del ristorante.
Il brasato di asino, proveniente anch’esso da Capestrano, rappresenta una scelta coraggiosa e considerata. Sostituendo la più comune guancia di vitello, questo piatto porta in tavola una carne meno consueta, che sorprende per la sua ricchezza di sapori e per la sua consistenza tenera, risultato di una lunga cottura a bassa temperatura.
Il menu si conclude con dolci che reinterpretano la tradizione: il tiramisù con pane (di Lariano cotto a legna) e crumble di cioccolato offre un gioco di texture che rinnova un classico, mentre la crostata ricotta e visciole su coulis di visciole celebra i sapori romani con una freschezza che soddisfa senza appesantire.
Questo nuovo menu di Divini Sapori non è semplicemente un elenco di piatti, ma una narrativa gastronomica che intreccia passato e presente. Ogni proposta invita i commensali a esplorare storie e territori attraverso sapori autentici, profondamente radicati nella cultura locale, rivist col giusto tocco di contemporaneità.
A Ovindoli, le stagioni definiscono il ritmo della vita e della cucina. Divini Sapori segue questo ritmo con coerenza e passione. Forza Fabio!