Avezzano. Partecipazione Popolare entra nell’agorà della politica cittadina e marsicana: il movimento coordinato da Sandro Stirpe, che ha mosso i primi passi a Palazzi di Città con l’unione dei tre consiglieri comunali di Avezzano, Alberto Lamorgese, Vincenzo Gallese e Alessandro Barbonetti, schierati al fianco del sindaco Gianni Di Pangrazio, ha aperto la fase “costituente” nella sala del Don Orione di Avezzano sulle note della storica canzone destra-sinistra di Giorgio Gaber, per sottolineare la distanza da modelli anacronistici e la vicinanza ai problemi reali dei cittadini: un bagno di folla. Nella sala, infatti, erano presenti numerosissimi cittadini e molti amministratori di Avezzano e di altri paesi della Marsica. “Destra-sinistra scritta nel lontano 94 è un testo attualissimo”, ha sottolineato il coordinatore Sandro Stirpe, “continuare a scontrarsi su quel modello superato è anacronistico. Partecipazione popolare è un cantiere aperto che punta al bene comune della Marsica e di Avezzano”. Pensiero condiviso dai tre consiglieri e dall’assessore di riferimento del gruppo consiliare: Gabriele De Angelis: “le scelte vanno operate nell’esclusivo interesse collettivo”. Alla prima uscita ufficiale del movimento hanno partecipato il sindaco di Avezzano, con al fianco assessori e consiglieri, il sottosegretario di Stato all’Economia, Giovanni Legnini, il consigliere regionale e candidato all’Emiciclo, Giuseppe Di Pangrazio. Nel corso dell’incontro, proprio per rispetto della filosofia del movimento, sul palco sono saliti alcuni giovani per portare una testimonianza diretta d problemi e opportunità del territorio. Fabiana Contestabile, presidente del comitato in difesa dei Tribunali, ha fatto il punto sulle iniziative in cantiere, Pierluigi Di Stefano, componente della Cooperativa 3.0 nata con il Microcredito realizzato dal Comune di Avezzano ha sottolineato la bontà della scommessa dell’amministrazione che ha dato il là alla nascita della società che dà lavoro a dieci giovani. Giovanni Legnini ha riconosciuto il ruolo di supplenza dei movimenti civici nati per la crisi di rappresentanza dei partiti sollecitando però proposte concrete. Anche Di Pangrazio ha sottolineato il valore positivo del movimento e il contributo fattivo dei giovani che non si fermano alla sterile protesta ma partecipano attivamente alla soluzione dei problemi.