Avezzano. Il dottor Giuseppe Stornelli si conferma come uno dei più conosciuti medici legali italiani. E’ nelle librerie l’ultimo capolavoro del Maestro Pupi Avati, “L’orto americano”, nel quale il medico legale avezzanese è per la terza volta il consulente scientifico del grande regista e scrittore.
Ma non finisce qui, sono iniziate da alcuni giorni anche le riprese del film tratto dall’omonimo romanzo, ed anche qui il ruolo del dott. Stornelli sarà quello del consulente scientifico. Il film, le cui riprese avverranno tra Roma, Cinecittà Studios, Emilia-Romagna e la città di Davenport in Iowa (USA), vedranno un cast d’eccezione con Filippo Scotti (E’ stata la mano di Dio), Armando De Ceccon (Oltre la bufera), Roberto De Francesco (Il silenzio grande), Chiara Caselli (Lei mi parla ancora), Romano Reggiani (Eravamo bambini), Cesare Cremonini e Andrea Roncato.
L’orto americano è prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures e da Antonio Avati per DUEA Film, con Rai Cinema. Il nuovo film, un classico gotico, è ambientato nella Bologna degli anni ‘40. Un giovane mentalmente problematico con aspirazioni letterarie si innamora di un’ausiliaria dell’esercito americano. Un anno dopo il ragazzo decide di andare a vivere nel Midwest americano, per tentare di scrivere il romanzo definitivo. Si trasferisce in una casa contigua a quella in cui vive l’anziana madre della soldatessa. Le due case, però, sono separate da un orto macabro, da cui di notte provengono urla misteriose. La donna è disperata per la scomparsa della figlia, di cui non ha più notizie. Probabilmente è morta, forse è stata uccisa. Alla conclusione del conflitto la ragazza aveva scritto che si sarebbe sposata con un italiano. Il giovane inizia così una tesissima ricerca della donna, che gli farà vivere una situazione particolarmente drammatica, fino a una conclusione, in Italia, del tutto inaspettata.
Il protagonista cura la relazione anche con i suoi morti e nei momenti di panico e di grande difficoltà, quando tutto è insormontabile, anziché arrendersi li guarda. “E’ un’opera molto sentita da parte di Pupi Avati”, commenta il Dott. Stornelli, “Lui, come il protagonista del film, sente il dovere di mantenere in vita le persone che hanno avuto un ruolo nella sua vita; tutte le sere il grande regista, infatti, legge un elenco di persone che non ci sono più, oltre 250 nomi, per sentirle ancora un po’ nella propria vita, per non dimenticarle, cosa che nel nostro presente avviene con una facilità gravissima. E questo sentimento, lo posso testimoniare, si sente veramente quando si è stati vicino la morte”. Anche in questa ultima opera il regista esprime una sincera riconoscenza al lavoro svolto dall’avezzanese Stornelli (“debbo molto al dottor Giuseppe Stornelli, medico legale”, si legge nei suoi ringraziamenti nel romanzo) al quale non resta che augurare buon lavoro per le attuali riprese.