Avezzano. Il marsicano Enio Taglieri è stato designato dal direttivo della Uil scuola, da poco conclusosi nella sede sindacale di Pescara, quale candidato unico alla segreteria regionale, carica che verrà formalmente eletta nel congresso regionale che si svolgerà a Sulmona il prossimo 10 maggio. Il direttivo ha designato anche gli 8 delegati che rappresenteranno le 4 province abruzzesi al congresso nazionale della Uil scuola, che verrà ospitato proprio nella nostra regione, precisamente a Montesilvano, nei giorni 15, 16, 17 maggio. Taglieri, visibilmente commosso per l’investitura che lo ripropone alla guida della federazione sindacale che tanto ha fatto crescere negli anni, portando la Uil ad essere uno dei maggiori sindacati della scuola sia a livello provinciale che regionale, ha evidenziato la crescita del sindacato non solo per il numero degli iscritti ma anche per i risultati delle elezioni Rsu dei giorni scorsi, laddove la Uil, in linea con il dato nazionale, cresce ovunque in Abruzzo, e in particolare nella provincia dell’Aquila e di Chieti, avvicinandosi a livello ragionale a quota 5.000 voti. Taglieri ha tracciato il cammino della Uil in questi anni a livello nazionale, e in particolare il ruolo di protagonista della confederazione nelle delicate fasi dello sblocco contrattuale, firmato lo scorso 19 aprile.
“Dopo quasi 10 anni, di stallo – ha dichiarato Taglieri – il contratto nazionale torna ad essere centrale nella regolamentazione delle relazioni sindacali e dei rapporti di lavoro, un risultato reso possibile con il superamento degli aspetti più invasivi e deleteri della legge Brunetta e della legge 107/15 al fine di riportare la contrattazione nei luoghi di lavoro e condividere l’utilizzo di tutte le risorse del salario accessorio, ivi comprese quelle destinate alla valorizzazione professionale, riconoscendo così pienamente la disciplina per via negoziale del rapporto di lavoro nei suoi aspetti retributivi in alternativa alle imposizioni legislative”. Per il sindacalista si tratta di “un targuardo fondamentale nella parte normativa che si accompagna a quello degli aumenti economici, certamente ancora inadeguato rispetto alla professionalità del personale della scuola ma nella direzione giusta perché a vantaggio di tutti”. Dal mese di giugno, infatti, tutti i lavoratori e le lavoratrici della scuola percepiranno dagli 85 ai 110 euro in più in busta paga, a seconda dei profili e dell’anzianità di servizio, mentre a maggio arriveranno gli arretrati, una boccata di ossigeno che oscillerà tra i 400 e i 500 euro. L’impegno è fare di più ha proseguito Taglieri – e l’obiettivo quello portare gli stipendi dei docenti in linea con la media europea. La Uil – ha concluso il segretario – rivendica poi un importante progresso di civiltà acquisito nel nuovo Ccnl, ossia la possibilità per le lavoratrici della scuola vittime di violenza di astenersi dal lavoro per 6 mesi, conservando la retribuzione ad ogni effetto di legge”.