Avezzano. Per l’immigrato eroe Adoiou Abderrahim, di 48 anni, che con due connazionali, una donna, Salima Jarrar, e un uomo, Hicham Abouajoub, ha salvato una famiglia finita con l’auto nel canale tuffandosi nell’acqua gelida, le autorità locali si starebbero già muovendo per mantenere la promessa già data appena ricevuta la notizia. Vogliono concedergli uno speciale permesso di soggiorno. A fare apprezzamenti per il gesto eroico messo in atto nel cuore del Fucino era stato anche il presidente della Regione, Gianni Chiodi, sostenendo che lo straniero, fuggito dopo il salvataggio perché clandestino, era il benvenuto in Italia. La conferma di un riconoscimento ufficiale è stata confermata dal presidente della provincia, Antonio Del Corvo, che ha riferito il suo interessamento per accelerare le procedure per la concessione del permesso di soggiorno. Del Corvo organizzerà nei prossimi giorni una piccola cerimonia per ricevere i tre marocchini. “Li convocherò tra brevissimo – ha detto – per ascoltare le loro esigenze ma soprattutto per ringraziarli di questo gesto spontaneo e gratuito di grandissima umanità che ha permesso di salvare tre vite umane”. Dure critiche arrivano in modo aperto da Forza nuova Abruzzo. Il responsabile regionale del partito, Marco Forconi, contesta il fatto che Del Corvo intenda accelerare le procedure del permesso di soggiorno per il marocchino. “Ci sembra doveroso”, afferma Forconi, “dire che l’eroe in questione è stato condannato per motivi di droga e raggiunto da un decreto di espulsione e che, a seguito della condanna, è poi fuggito da Lecco fino in Abruzzo per far perdere le proprie tracce. Vorremmo”, aggiunge, “capire quali strumenti adotterà il presidente Del Corvo per velocizzare la trafila burocratica che realizzerebbe la regolarizzazione del marocchino, con condanna a carico. Ci pare alquanto inopportuno e ridicolo”, dichiara Forconi, “elevare a eroe un immigrato che ha compiuto certamente un gesto degno di nota, quando ci sono migliaia di italiani che, per professione o per semplice istinto, hanno compiuto atti eroici ben più pesanti (spesso scomparendo nel nulla) a seguito dei quali ci si è limitati ad un semplice ‘grazie’, senza elargire premi in denaro o vantaggi di qualsiasi altra natura”. Secondo Forza nuova, “ciò dimostra come una delirante xenofilia che stia massacrando l’identità sociale e culturale dell’Abruzzo e dell’Italia”.