Avezzano. Ampliamento del reparto di Rianimazione con due posti letto in più rispetto agli attuali sei, una sala travaglio aggiuntiva alle due oggi insufficienti rispetto ai quasi 1.200 parti, e l’assunzione di due medici invece che uno per la Neurochirurgia. Sono questi i primi impegni del nuovo direttore generale della Asl, Rinaldo Tordera, nel corso della prima visita all’ospedale di Avezzano con il sindaco Gianni Di Pangrazio. Promesse chiare come, in fondo, anche l’idea di razionalizzazione al fine di “fare meglio spendendo meno”. Il manager arriva alle 11.30 in ospedale, insieme al primo cittadino, dopo una visita in Comune. Non riesce a nascondere un primo disorientamento di fronte a una realtà come quella della sanità, per lui ancora nuova. Viene ricevuto nella sala riunioni dove ad attenderlo ci sono tutti i medici. Parla subito del pronto soccorso, ma di quello dell’Aquila che conta 35mila accessi annui contro i 60mila della Marsica. “Conosco meno la situazione di Avezzano”, ammette, gli sfugge anche il termine “triage” (il metodo di selezione della gravità dei pazienti all’ingresso del pronto soccorso). Se lo fa suggerire dal direttore sanitario Lora Cipollone, ma assicura: “Sul pronto soccorso dobbiamo investire molto”. Poi passa al tema scottante, quello dei tagli. Ne parla in modo velato e usa solo il termine “razionalizzazione”, mai “tagli”, ma il senso è quello. “È importante fare della nostra Asl una cosa unica”, spiega, “esistono delle leggi nazionali che non possiamo contrastare, però non dobbiamo preoccuparci che ci venga tolto qualcosa sotto casa se magari riusciamo a ottenere un servizio migliore altrove. Non dobbiamo finire nel campanilismo”, aggiunge, “ma pensare a una buona offerta posizionata geograficamente all’intento della nostra provincia. Non è facile contemperare tutte le esigenze quando devi diminuire i costi e razionalizzare le strutture”. Poi visita i reparti, il pronto soccorso affollato, ma meno del solito, e la rianimazione, sempre accompagnato dal direttore sanitario Maria Teresa Colizza. Il sindaco lo incalza cercando di strappare promesse sul potenziamento della struttura. Lui annuisce, sempre. Su Neurochirurgia, reparto da anni al centro delle polemiche a causa delle frizioni con quello dell’Aquila, i due direttori, Tordera e Colizza, parlano dell’assunzione di due neurochirurghi, uno per Avezzano e uno per L’Aquila, e di una improbabile turnazione. Il sindaco ascolta e si fa garante: “vigileremo affinché le promesse non rimangano tali e la struttura venga potenziata anche in virtù delle esigenze di questo grosso bacino di utenza”. (p.g.)