Avezzano. Podio prestigioso per il maestro Stefano Fonzi che il prossimo 4 novembre salirà sul palco del teatro Regio di Torino per dirigere, in prima assoluta il concerto evento dal titolo “Leonardo e il foglio perduto”.
Il concerto evento, che rappresenta l’evento clou del Moncalieri festival Jazz, è un’opera jazz composta ed orchestrata dallo stesso Stefano Fonzi che prendendo spunto da due grandi opere di Leonardo conservate nei Musei Reali di Torino, “Il Codice del Volo” e “L’Autoritratto”, ha creato questa opera, per rendere omaggio al genio sperimentale di Leonardo. Ad esibirsi presso il teatro regio guidati dal noto direttore d’orchestra abruzzese saranno l’Orchestra Filarmonica del Teatro Regio e la Torino jazz orchestra che accompagneranno il grande trombettista jazz Paolo Fresu ed il vocalist Albert Hera.
Durante la serata, che sarà condotta dal critico musicale del quotidiano “la Stampa”, Marco Basso, è prevista la proiezione di immagini, ottenute grazie alla concessione dei Musei Reali di Torino, rappresentanti l’Autoritratto e Il Codice del Volo, messi in relazione con altrettante foto e video del Pop.Up Next (Drone come mezzo di trasporto volante senza conducente) e la nuova auto gran turismo elettrica disegnata e realizzata nel 2019 con il nome “ Da Vinci ” in occasione del cinquecentenario di “Leonardo da Vinci” disegnati e realizzati dall’Italdesign. I testi dell’opera, scritti da Giommaria Monti, saranno letti ed interpretati da un grande attore dalla voce straordinaria di Pino Insegno.
Il maestro Stefano Fonzi, già lo scorso anno, aveva ottenuto una standing ovation di dieci minuti al termine dell’opera dedicata a Nelson Mandela dal titolo “Madiba” che fu eseguita sempre a Torino presso l’auditorium “A. Toscanini” della RAI con l’orchestra sinfonica nazionale della Rai e commissionata sempre dal Moncalieri Jazz Festival.
Il concerto del 2018 aveva visto sul palco dei solisti d’eccezione come Fabrizio Bosso alla tromba, Rosario Giuliani al Sax e Simphiwe Dana alla voce.
Il maestro Stefano Fonzi, che anche lo scorso anno aveva diretto, orchestrato e composto l’opera “Madiba”, ha ricevuto il plauso della nipote di Nelson Mandela, Ndileka Mandela, che presente al concerto non era riuscita a trattenere l’emozione durante l’esecuzione dell’opera.