Avezzano. Jacopo Sipari fa volare l’Abruzzo con la sua musica: invitato ad aprire eccezionalmente uno dei Festival più prestigiosi d’Europa con l’Opera che la reso famoso, una delle più difficili e intense opere di Giacomo Puccini, Madama Butterfly, il giovane direttore abruzzese incanta le migliaia di persone presenti con una esecuzione straordinaria del capolavoro di Puccini. “Delicatezza e perfezione di un battito d’ali. Una direzione impeccabile e trascinante” questo uno delle critiche principale del giovane direttore che guida la straordinaria Hye – Youn Lee, una delle più grandi interpreti di Butterfly al mondo, in una evoluzione drammatica dalla gioia più grande al dolore più atroce. Eccezionali le scenografie e i costumi del Teatro Nazionale dell’Opera di Plovdiv che rendono il Teatro Romano, tra i più belli d’Europa, straordinariamente magico. Conservato perfettamente, fu eretto a tra il 114 e il 117 nell’allora Filippopoli, sotto Traiano, come risulta da un’iscrizione ivi scoperta. La cavea allo stato originale era in grado di accogliere dai 5.000 sino a 7.000 spettatori. Settori diversi del teatro erano riservati ai distretti in cui era divisa la città. Attualmente della cavea si sono conservate quattordici gradinate, che insieme ai resti della scena e del proscenio testimoniano ancora la ricchezza decorativa dell’edificio.
“Amo Butterfly più di ogni altra opera. E’ indescrivibile la sensazione che si prova nel dirigere un capolavoro del genere. L’idea di poter plasmare con la musica l’evoluzione della giovane Cho Cho San dall’iniziale felicità alla morte più disperata per amore è difficilmente esprimibile. Sono entusiasta di aver avuto il privilegio di dirigere in questo luogo incredibile, coadiuvato da un cast eccellente e da un Coro e Orchestra davvero notevoli”. Straordinaria anche la regia con una Nina Naydenova che sposta il punto focale della tragedia dall’amore di Butterfly per Pinkerton al sogno americano che la pervade continuamente e che la porta a morire per aver perso tutto per qualcosa in cui aveva creduto erroneamente. Madama Butterfly è un’opera in tre atti (in origine due) di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese” e dedicata alla regina d’Italia Elena di Montenegro. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904, della stagione di Carnevale e Quaresima. Puccini scelse il soggetto della sua sesta opera dopo aver assistito al Duke of York’s Theatre di Londra, nel giugno 1900, alla tragedia in un atto Madame Butterfly di David Belasco, a sua volta tratta da un racconto dell’americano John Luther Long dal titolo Madame Butterfly, apparso nel 1898. Per la realizzazione del dramma, Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che aveva ritenuto necessario inserirvi. Lo aiutarono particolarmente una nota attrice giapponese, Sada Yacco, e la moglie dell’ambasciatore nipponico con la quale parlò in Italia facendosi descrivere usi e costumi del popolo orientale. Jacopo Sipari, che sarà al Gran Teatro Puccini di Torre del Lago per dirigere Trittico per il centenario dalla prima rappresentazione, porterà Madama Butterfly anche a Tagliacozzo al Festival di Mezza Estate con la quale la stagione 2018 si concluderà.