Avezzano. Il liceo “Benedetto Croce” di Avezzano si conferma un istituto foriero di studenti talentuosi e centro di numeros3 artività culturali per far emergere i ragazzi.
In occasione del ‘Maggio dei libri’, una campagna nazionale promossa dal Centro per Il libro e la lettura, il Liceo avezzanese si pone all’avanguardia con un’idea sperimentale: un Poetry slam tra versi prodotti dall’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale.
Promotori dell’iniziativa la professoressa Giovanna Visci, docente del Liceo stesso, e Dimitri Ruggeri, scrittore, poeta, performer, primo a portare il Poetry Slam in Abruzzo e Molise.
“Oggi possiamo affermare che in Italia è stata scritta una pagina particolare per il poetry slam e per la poesia in generale.” – dichiara Dimitri Ruggeri – “Sono felice di aver coinvolto il Liceo Croce di Avezzano con questa mia idea sperimentale che ho potuto sviluppare con il supporto della docente Giovanna Visci.
Dopo un laboratorio di performance in cui ci siamo divertiti a conoscere il corpo, la voce e l’azione, otto tra studentesse e studenti si sono affrontati sul palco; quattro hanno presentato proprie poesie e quattro hanno performato testi realizzati dall’intelligenza artificiale. È stato un momento di riflessione e di confronto straordinario su un tema attualissimo che rappresenta il futuro imminente. L’iniziativa, nella sua sperimentalità, è pionieristica di certo in una gara under-20 e, a mia memoria, anche nella scena slammistica italiana”.
Diversamente coinvolti e partecipativi gli studenti delle classi 2C, 2H, 2E, 2L: alcuni sono stati impegnati come autori dei testi, altri come performer, altri come giuria e pubblico. Tutti hanno contribuito, con l’attività laboratoriale, alla produzione dei testi e a vivere la poesia come momento corale e di comunità.
La gara tra l’intelligenza umana e l’intelligenza artificiale ha visto alla fine prevalere ai primi posti i testi e le performance dell’intelligenza umana: primo posto Serena Lolli, secondo Greta Galdi, terzo posto Martina Molinari.
La Poesia preferisce l’Umano.