Avezzano. Stavolta è proprio il caso di dirlo. Avezzano e la Marsica è stata dimenticata. Infatti otto tribunali tra quelli chiusi in tutta Italia sono stati salvati dalla mannaia della spending review. Il taglio dei tribunali previsto dalla riforma della geografia giudiziaria è ormai entrato in vigore ma, con la “scusa” di ma smaltire l’arretrato delle cause civili, il Guardasigilli Annamaria Cancellieri ha autorizzato la prosecuzione dell’attività in otto uffici giudiziari soppressi, scelti in base al numero degli abitanti oppure al numero delle cause.
La decisione è stata adottata con un decreto ministeriale. Si tratta, spiegano dal ministero, “di Tribunali soppressi di maggiore dimensione per popolazione o per indice delle sopravvenienze ed è diretto a evitare che le procedure di accorpamento possano ritardare la definizione dei procedimenti civili pendenti”. La selezione, viene spiegato, è stata effettuata con riferimento alle sedi soppresse caratterizzate da una di queste due caratteristiche: o da un numero di abitanti superiore a 180.000 unità (corrispondenti alla metà della media nazionale dei tribunali provinciali assunta quale parametro di riferimento nell’attuazione della legge delega), oppure da una sopravvenienza media annuale di 6.874 affari complessivi (corrispondente alla media delle sopravvenienze dei tribunali con popolazione superiore a 180.000 abitanti). Avezzano rientrerebbe nel secondo caso, ma non è stato messo in elenco.
In relazione al primo parametro, infatti, sono stati individuati i tribunali di Alba, Bassano del Grappa, Pinerolo e Vigevano; con riferimento al parametro della domanda di giustizia, invece, i tribunali di Chiavari, Lucera (dove 32 sindaci avevano restituito la fascia per protesta), Sanremo e Rossano dove prosegue da tempo una protesta per evitare che si perda un presidio di legalità sul territorio. E Avezzano? (r.m.)