Avezzano. Dovrà riprendere il suo posto in azienda e ricevere tutti i compensi e gli oneri che gli spettavano. E’ stata questa la decisione del giudice del lavoro Antonio Stanislao Fiduccia in merito a un dipendente di LFoundry licenziato due anni fa. Il 51enne si è rivolto al giudice del tribunale di Avezzano che ha reputato il licenziamento nei confronti di un dipendente “fragile” dell’azienda avezzanese illegittimo. Per questo il lavoratore che era stato messo alla porta nel settembre del 2019 dovrà tornare in azienda.
“Quando raccolsi la richiesta di assistenza da parte del lavoratore in questione”, ha precisato Antonello Tangredi (Fim-Cisl), “iscritto, tra l’altro, ad altra organizzazione sindacale, nell’ascolto del racconto, mi resi conto che, al di là del contratto collettivo dei lavoratori e della legge, nelle prime cure, avrei dovuto chiedere alla controparte, di far prevalere il buon senso e provare, quindi, a mediare, proponendo anche una sorta di “lodo extracontrattuale”, pur di salvare il posto di lavoro a questo “ragazzone” di poco meno di 49 anni e, così, unitamente a tutto il gruppo dirigente sindacale della FIM-CISL interno alla LFoundry, deliberammo la linea da seguire.
“La difesa legale affidata agli avvocati, Sara De Santis, Rosalia Tangredi e Lorenzo Ciccarelli, è stata molto articolata”, ha continuato Tangredi, “tanto da indurre il giudice a riconoscere le ragioni del lavoratore, con tanto di “ordine di reintegra” dal giorno del licenziamento e al pagamento delle retribuzioni e degli oneri assistenziali e previdenziali. In momenti di difficoltà generale come quella che stiamo vivendo, ridare speranza e dignità a un uomo attraverso il lavoro credo sia il primo dovere di una società civile”. Il dipendente LFoundry, oggi 51enne, potrà quindi tornare al suo lavoro ormai alle porte dei 51 anni. La Fi – Cisl gli augura “un pieno recupero lavorativo e nella vita al di fuori della fabbrica, con la speranza che, le fragilità siano solo un brutto e lontano ricordo”.