“Valorizzare il coraggio delle idee per costruire una solida visione dell’Abruzzo di domani”. È questa secondo Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e candidato alle prossime elezioni regionali nella coalizione di Luciano D’Amico presidente, la chiave di lettura necessaria per il riscatto delle aree interne dell’Abruzzo.
“Leggiamo ogni giorno storie di giovani illuminati che lasciano ruoli da manager per trasferirsi in piccole realtà e creare attività o lavori semplici”, ha continuato Berardinetti, “sono casi spot purtroppo e se ne contano poche centinaia all’anno. Noi abbiamo bisogno non di creare le condizioni affinchè ci sia un ritorno nelle nostre terre, ma perché non ci sia una partenza”.
Secondo Berardinetti è fondamentale
“l’ascolto e il coinvolgimento delle persone. Tutti devono sentirsi protagonisti della cosa pubblica, ma non solo nel periodo pre o post elettorale. C’è bisogno di segnare la strada delle priorità e centrare gli obiettivi che ci si pone. Il senso della comunità deve essere la forza per poter lanciare nuove idee che siano ancorate alla consapevolezza delle radici”.
L’Abruzzo, come ricordato dal presidente dell’Uncem, è pieno di “idee” che sono state sviluppate grazie alla sinergia tra pubblico e privato e hanno permesso a piccole comunità di vivere una nuova stagione.
“Io me lo ricordo il mio paese qualche anno fa quando era impossibile trovare un posto letto o incontrare una persona che non era del posto”, ha continuato Berardinetti, “ora da aprile a novembre a Sante Marie arrivano ospiti da tutta Italia e da tutta Europa e in un solo anno hanno aperto quattro strutture ricettive con decine di posti letto. Questo perché l’intuizione del Cammino dei briganti, lanciato da Luca Gianotti, è stata subito accolta dall’amministrazione comunale ed è riuscita a coinvolgere gran parte della cittadinanza”.
Un progetto importante, che ha avuto la straordinaria capacità di far riscattare un paese da anni condizionato dalla spopolamento, e tante piccole realtà che hanno tirato su la serranda.
“Il nostro e tanti altri in tutto l’Abruzzo sono esempi di resilienza”, ha concluso Berardinetti, “non abbiamo proposto grandi attrazioni o mega progetti, abbiamo messo in rete e fatto conoscere quello che abbiamo da sempre: la nostra natura, l’atmosfera del nostro borgo e la genuinità dell’accoglienza abruzzese.
L’Abruzzo, e in special modo l’ente Regione, devono sostenere idee che guardano al futuro con la consapevolezza del passato perché su quello che abbiamo, su quello che abbiamo ereditato dalla nostra storia, su quello che la terra ci offre possiamo costruire il nostro domani. Servono basi solide per un nuovo percorso di sviluppo capace di assicurare un vero rilancio dell’Abruzzo”.