Avezzano. Confagricoltura L’Aquila esprime grande soddisfazione per l’importante risultato ottenuto in Consiglio Regionale con l’approvazione dell’emendamento “Salva Fucino”. Questo emendamento ha escluso le aree agricole ricadenti nell’ex alveo del lago Fucino, perimetrato esternamente dalla “via circonfucense”, dalla possibilità di ospitare impianti fotovoltaici, riconoscendo l’importanza strategico-economica e agricola della zona, cruciale per l’intera Regione Abruzzo.
“Abbiamo seguito con grande attenzione il percorso di questo emendamento, e oggi possiamo affermare che è stato fatto un passo significativo per proteggere la piana del Fucino. La zona ha un valore fondamentale non solo per l’agricoltura regionale, ma anche per la sua produzione d’eccellenza. Non possiamo permettere che venga compromessa”, ha dichiarato Fabrizio Lobene, Presidente di Confagricoltura L’Aquila.
Il risultato ottenuto è il frutto di un lavoro di mediazione che ha coinvolto vari attori istituzionali, tra cui il consigliere regionale Massimo Verrecchia, che ha predisposto l’emendamento. Un sentito ringraziamento va anche all’assessore al bilancio Mario Quaglieri e ai consiglieri di maggioranza che hanno sostenuto le istanze del Fucino, riconoscendo la necessità di tutelare le terre agricole fertili. Un particolare ringraziamento va Ermanno Natalini, funzionario di Gruppo del Partito Democatico, che ha giocato un ruolo fondamentale nella negoziazione tra i vari consiglieri, cercando di bilanciare lo sviluppo delle energie rinnovabili con la protezione della produzione agricola.
“Un altro aspetto che vogliamo sottolineare, per il quale ringraziamo sinceramente Ermanno Natalini, è la precisazione che ha portato avanti: gli impianti fotovoltaici che insistono sui territori dei consorzi di bonifica dovranno corrispondere un contributo consortile. Questo è un passo importante per garantire che l’utilizzo del territorio sia equo, senza gravare sulle realtà agricole che già contribuiscono alla gestione delle risorse idriche”, ha aggiunto Fabrizio Lobene.
Confagricoltura L’Aquila, pur apprezzando questo primo passo positivo, ritiene che l’ideale sarebbe rimuovere completamente il concetto di “comunità energetica” dal provvedimento, per proteggere ulteriormente il Fucino, mentre l’emendamento che prevede l’installazione dei pannelli destinati all’autoconsumo anche collettivo, con potenza massima fino a 1 MW, da parte degli imprenditori agricoli sarebbe stato auspicato.
Confagricoltura sottolinea che è fondamentale proteggere tutti i terreni agricoli più produttivi utilizzando solo terreni abbandonati o insufficientemente coltivati, già censiti dalla Banca della Terra d’Abruzzo.
“Abbiamo sempre sostenuto l’importanza dell’innovazione tecnologica e siamo favorevoli all’energia rinnovabile, ma crediamo fermamente che debba essere applicata con responsabilità. Il nostro obiettivo è garantire uno sviluppo che non comprometta il patrimonio agricolo della regione. Per questo, continueremo a lavorare affinché gli impianti fotovoltaici vengano destinati solo ai terreni abbandonati o insufficientemente coltivati”,conclude Fabrizio Lobene.
Confagricoltura L’Aquila continuerà a monitorare attentamente l’applicazione della legge, lavorando con le istituzioni per trovare soluzioni che coniughino innovazione e sostenibilità, proteggendo l’integrità del Fucino e promuovendo un’agricoltura responsabile, moderna e competitiva.