In questa estate tagliacozzana che ancora stenta a decollare, anche per un meteo decisamente anomalo, a scaldare i motori ci prova il Festival di Mezza Estate (tutte le info al seguente link: festivaldimezzaestate.it/programma ), che dopo l’inaugurazione del 1 agosto ha proposto al Chiostro di San Francesco due appuntamenti col balletto d’autore. Dopo la Carmen di Georges Bizet, ieri è stata la volta dell’omaggio al compositore Sergej Prokofiev con Cenerentola.
Guidato dalla direzione artistica di Jacopo Sipari, il Festival Internazionale di Mezza Estate per circa tre settimane trasformerà Tagliacozzo in un palcoscenico a cielo aperto. Intanto, nella suggestiva cornice del Chiostro, illuminato da una luce serale soffusa e in una “frescura” più che autunnale, è andata in scena “Zolushka” (Cenerentola), balletto in tre atti composto da Sergej Prokofiev tra il 1941 e il 1944 su libretto di Nicolai Volkov. Un’opera affascinante, sospesa tra fiaba e poesia, che richiama con grazia la grande tradizione russa del balletto narrativo.
Protagonista assoluto il Varna State Opera Ballet, rinomato corpo di ballo bulgaro, sotto le coreografie di Svetlana Tonshev, che ha enfatizzato la natura lirica e amorosa del racconto, stemperata da una garbata ironia e da inflessioni genuinamente umoristiche. Pur senza orchestra dal vivo, la registrazione fedele all’originale prokofieviano diffusa in filodiffusione ha saputo restituire la vivacità ritmica e la godibilità melodica della partitura, avvolgendo il pubblico in un’atmosfera onirica e raffinata.
Di grande impatto visivo il disegno dei costumi: sontuosi abiti da corte in damasco e tulle, punteggiati da ricami preziosi, che hanno esaltato ogni attore-danzatore. Il corpo di ballo ha scelto puntato molto sull’espressività anziché sulla pura tecnica acrobatica: ogni sguardo, ogni inclinazione del capo è divenuto strumento narrativo, restituendo al pubblico l’intensità emotiva dei personaggi più che il virtuosismo puro.
Il Principe e Cenerentola hanno danzato con naturalezza e profondità di sentimento, alternando passi di charme a momenti di dolce intimità, coronati dall’iconico ballo finale, dove la coppia ha catturato ogni sussulto d’emozione. Notevoli anche i comprimari, tra cui la matrigna e le sorellastre, il cui humour carnascialesco ha regalato al pubblico attimi di genuina ilarità.
Con questa “Cenerentola” il Festival di Mezza Estate conferma la sua vocazione a unire bellezza estetica e forza narrativa, offrendo spettacoli che parlano al cuore prima che agli occhi.
Il programma del Festival prosegue stasera sempre al Chiostro di San Francesco: l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, in occasione dei suoi 50 anni, accompagnerà il pianista Alessandro Deljavan che interpreterà celebri brani di Tchaikovsky, mentre domani sera sarà la volta di “musimenù” all’italiana di Roberta Vacca, che realizza un inedito connubio tra arte dei suoni e arte culinaria (tutte le info al seguente link: festivaldimezzaestate.it/programma ).